L’Inter batte ancora la Roma e vince la Supercoppa italiana

di Redazione

 Mourinho o Benitez, per l’Inter cambia poco. A novantuno giorni dal trionfo europeo di Madrid i nerazzurri riprendono esattamente come avevano finito: vincendo.

Non senza fatica, ma vincendo: la Supercoppa finisce a Palazzo Saras e il triplete diventa quaterna. La prima ufficiale di Rafa Benitez va in scena con gli stessi interpreti e lo stesso spartito del ‘gurù di Setubal: 4-2-3-1, Samuel e Lucio a blindare la difesa, Zanetti e Cambiasso diga di centrocampo e in avanti il trio Pandev-Snaijder-Etòo a sostegno del principe Milito. Unica variante, una linea difensiva più alta e un Etòo a svariare su tutto il fronte d’attacco con licenza di trasformare il modulo originale in un avvolgente 4-4-2.

Ranieri sposa un agile 4-3-1-2 consegnando le chiavi della squadra al francesino Menez, libero di ispirare a piacimento Totti e Vucinic, in una rumba organizzata difficile da controllare. Mossa decisamente indovinata. Il talento francese si muove con sagacia e velocità sulla tre quarti aprendo spazi invitanti, in prima battuta, a Totti e Vucinic ma anche alle incursioni di De Rossi e Riise. Proprio il norvegese, imbeccato da Totti, porta in vantaggio la Roma, al termine di una azione velocissima conclusa con una puntata mancina che supera Julio Cesar.

Sono appena passati i primi venti minuti e l’Inter – che si era fatta vedere dalle parti di Lobont con un paio di conclusioni da fuori dell’onnipresente Sneijder – è costretta a recuperare, sbuffando dietro a un’avversaria attenta e sgusciante – grazie al movimento frenetico del trio Menez-Totti-Vucinic – poco impensierita dal dominio nerazzurro sulle fasce, con Maicon a destra e Etòo a sinistra, e dalla verve del suo faro olandese costretto a infrangersi su Mexes e Juan, ruvidi ed efficaci. Un bel rebus per Benitez. La sua Inter è disposta bene in campo, macina chilometri con generosità ma fatica ad arginare le ripartenze giallorosse, pur spostando sensibilmente in avanti il baricentro e conquistando metri di campo.

La pressione costante alimentata dalle sgroppate di Maicon (il pendolino brasiliano è senza dubbio il miglior ‘acquistò di Moratti) non sortisce effetti letali se non quello di mettere in apprensione la retroguardia capitolina. Proprio da una discesa dell’esterno carioca nasce la rete del pareggio nerazzurro. Riise controlla senza problemi l’affondo del terzino, cede la palla a Vucinic che la indirizza verso Juan appostato a due passi dalla porta di Lobont: pasticcio del difensore e palla a Pandev che deve solo mettere in rete.

Nella ripresa, sostenuta dai suoi tifosi – fronteggiati da un muro giallorosso di 20.000 persone – l’Inter prova rimettere la testa avanti. Del meccanismo spietato e cinico, congegnato da Mourinho, però non sembra esserci più traccia. La grinta dei nerazzurri non basta a spaventare i rivali. La Roma, ordinata e corta non si fa stringere in un angolo: prima Riise su punizione e poi Cassetti scaldano i guantoni di Julio Cesar. All’Inter servirebbe il colpo del Principe e quello arriva pure ma l’arbitro annulla per fuorigioco. L’argentino però non molla. Nell’azione successiva vola sulla fascia e serve Etòo, che brucia Lobont. Superato, ancora dal camerunense, dopo un disimpegno sbagliato di Taddei. Per il Leone africano è il terzo gol in Supercoppa dopo quello inutile segnato a Pechino contro la Lazio. Per l’Inter la firma sul primo titolo stagionale. Ma che fatica.

Inter (4-2-3-1): J.Cesar 7, Maicon 6.5, Samuel 6, Lucio 6.5, Chivu 6, Zanetti 5.5 (1′ st Stankovic 6), Cambiasso 6, Etòo 7, Sneijder 7 (39′ st Materazzi sv), Pandev 6 (34′ st Mariga 6), Milito 5.5. (12 Castellazzi, 2 Cordoba, 29 Coutinho, 88 Biabiany). All.: Benitez 6.5.

Roma (4-3-1-2): Lobont 5, Cassetti 6, Juan 5, Mexes 5.5, Riise 7, Perrotta 5.5, Pizarro 5.5 (9′ st Taddei 5.5), De Rossi 6, Menez 7 (38′ st Okaka 5.5), Totti 6.5, Vucinic 6 (23′ st Adriano 5.5). (32 Doni, 87 Rosi, 25 G.Burdisso, 33 Brighi). All.: Ranieri 6.5.

Arbitro: Bergonzi 5.

Reti: nel pt 21′ Riise, 41′ Pandev; nel st 25′ e 35′ Etòo. Angoli: 5-4 per l’Inter. Recupero: 0′ e 3′. Ammoniti: Perrotta, Cambiasso, Samuel e Okaka per gioco falloso. Spettatori: 65.860

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