Cia in Italia, Wikileaks parla del rapimento Abu Omar

di Redazione

Abu Omar Nel documento segreto pubblicato da Wikileaks ci sono anche le incriminazioni degli agenti Cia in Italia per il rapimento dell’egiziano Abu Omar come esempio dei rischi della politica di rendition della Cia.

“Se i regimi stranieri pensano che la posizione degli Usa sulla rendition è troppo unilaterale, favorendo gli Stati Uniti ma non gli altri Paesi – afferma il testo – questo potrebbe danneggiare gli sforzi Usa per la detenzione dei sospetti terroristi”.

“Ad esempio nel 2005 l’Italia ha emesso mandati di cattura per agenti Usa coinvolti nel rapimento di un religioso egiziano (Abu Omar – ndr) e il suo trasferimento in Egitto”, afferma il documento rivelato da Wikileaks. “Una proliferazione di casi del genere – afferma il documento finora segreto – potrebbe danneggiare non solo i rapporti bilaterali degli Stati Uniti con altri paesi ma anche danneggiare il nostro impegno globale nel contro-terrrorismo”.

Il documentoè centrato sulla preoccupazione della Cia che gli Stati Uniti possano essere visti come “esportatori” di terrorismo ed elenca una serie di casi di cittadini americani reclutati da Al Qaeda per operazioni di terrorismo. Il memoè stato preparato dalla “cellula rossa” della Cia edè intitolato “Cosa succederebbe se i Paesi stranieri vedessero gli Stati Uniti come un ‘esportatore di terrorismo?'”.

“I partner stranieri potrebbero essere meno propensi a collaborare con gli Usa in attività extragiudiziali, tra cui la detenzione, il trasferimento e gli interrogatori di sospetti in Paesi terzi”, si legge nel testo. Nel documento, classificato come “secret” e “noforn” (segreto e non condivisibile con Paesi stranieri, ndr) si parla anche di Al Qaeda.

L’organizzazione di Osama Bin Laden “e gli altri gruppi estremisti hanno probabilmente notato che il governo Usa e’ molto piu’ preoccupato dall’impedire attacchi terroristici sul suolo americano, rispetto al fatto che cittadini statunitensi colpiscano altri Paesi”, si legge nel memo.

“Contrariamente a quanto si pensa, l’esportazione di terrorismo o di terroristi da parte degli Usa nonè un fenomeno recente, néè stato associato solo con i radicali islamici o con individui di etnia mediorientale, africana o dell’Asia Meridionale”, si legge nel documento. “Questa dinamica smentisce la convinzione americana che la nostra società libera, democratica e multiculturale diminuisce il fascino del radicalismo e del terrorismo per i cittadini americani”.

Il documento della Cellula Rossa della Cia risale al 5 febbraio 2010: ”Cosa accadrebbe se gli Stati Uniti fossero visti come esportatori di terrorismo?”, si sono chiesti gli analisti di Langley secondo le tre paginette affisso sulla pagina web del sito di scoop di intelligence di Julian Assange.

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