Blitz anti-contraffazione: arresti e sequestri

di Redazione

 PIEDIMONTE MATESE. Maxi operazione dei carabinieri della compagnia di Piedimonte Matese, diretta dal capitano Salvatore Vitiello, finalizzata al contrasto di ogni forma di contrabbando e di contraffazione.

Il blitz portato a termine dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, al comando del maresciallo Giuseppe Calabrese, ha consentito di trarre in arresto due persone, una terza è stata denunciata all’autorità giudiziaria e sono state sottoposte a sequestro oltre duecento confezioni di sigarette di contrabbando e circa 500 tra cd e dvd contraffatti, cioè privi del marchio Siae.

Il primo a finire in manette è stato un pregiudicato di origine tunisina, Samir Ehdfi, 30enne, il quale è stato sorpreso nei pressi della strada provinciale per Piedimonte Matese, in suo possesso sono state rinvenute oltre 200 confezioni di varie marche di sigarette di contrabbando. La merce era probabilmente destinata alla vendita nei mercati settimanali locali. L’uomo è stato arrestato con l’accusa di contrabbando ed è stato rinchiuso nelle camere di sicurezza dell’Arma. Poco dopo, un altro tunisino, W.M., 31enne, è stato invece denunciato poiché ritenuto anche lui in qualche modo coinvolto nell’attività di contrabbando in complicità con il suo connazionale arrestato. Nella stessa mattinata è sempre nei pressi della strada provinciale è finito in manette Brigth Egbon, 28enne di origine nigeriana, trovato in possesso di circa 500 tra cd di opere musicali di artisti vari e dvd di films di prima visione, alcuni dei quali anche a carattere pornografico, destinati anche in questo caso ad essere venduti nei mercati settimanali della zona. L’accusa nei suoi confronti è di commercio di opere audiovisive contraffatte, pertanto anche lui è stato richiuso nelle camere di sicurezza dell’Arma.

Il blitz riveste una particolare importanza in quanto i carabinieri ritengono che il ricavato delle attività di contrabbando di sigarette e del commercio dei cd e dvd contraffatti finisce inevitabilmente per essere una delle principali fonti di guadagno per le organizzazioni criminali operanti tra il casertano e il napoletano.

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