E’ morto il Prefetto Angelo Barbato, illustre figlio di Carinaro

di Redazione

Angelo BarbatoCARINARO. Si è spento a Latina il dottor Angelo Barbato, uno dei cittadini più illustri a cui Carinaro il 10 giugno 1925 ha dato i natali.

Laureato in Giurisprudenza presso l’Università di Napoli è stato dal 15 dicembre 1976 al 31 ottobre 1983 Prefetto di Latina; dal 1 novembre 1983 al 16 novembre 1987 Prefetto di Padova. Nel 1987 viene nominato direttore generale dei Servizi Civili dell’Interno. Dal 20 luglio al 18 dicembre 1989 è stato commissario straordinario del Comune di Roma e poi nominato Consigliere di Stato. Nel 1990 va in quiescenza a conclusione della brillante carriera, poco dopo una terribile malattia le porta via la figlia Mirella, nel 1993. A lei e in memoria della adorata figlia istituisce a Latina il premio “Mirella Barbato”, concorso per una tesi laurea “Ricordando Mirella”.

Lascia la moglie Angela Monaco e il figlio Enrico. Le esequie si svolgeranno il 28 agosto, alle ore 11, nella cattedrale di San Marco di Latina. La salma riposerà accanto a quella della figlia Mirella nel cimitero di Latina, per sua espressa volontà.

A ricordarlo è il dottor Giuseppe Barbato, consigliere comunale di Carinaro: “Persona schiva, funzionario integerrimo e servitore dello Stato, ha sempre portato Carinaro ai più alti livelli dello Stato Italiano. Non dimenticava mai le sue origini tanto che quando gli impegni glielo consentivano veniva spesso a Carinaro soprattutto nella ricorrenza del 1 novembre e nelle festività natalizie. Negli anni passati, insieme a monsignor Gennaro Morra, si rendeva disponibile per tanti consigli a giovani e a persone che si recavano proprio da don Gennaro per chiedergli qualche parere ed io ne sono stato testimone dei tanti aiuti che sono stati fatti. Apparteneva ad una delle famiglie più conosciute di Carinaro, il fratello, Alessandro, ufficiale sanitario e medico condotto; l’altro fratello Franco, questore; la sorella Elena, preside, e Laura. Carinaro certamente perde uno dei suoi figli migliori”.

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