CARINARO. “Avota, avota…”, accompagnata da questo urlo trascinatore dei “tammurrari”, dal ritmo schioccante delle castagnette, dai balli che ormai persistono da oltre duecento anni nella tradizione meridionale e anche da un buon panino con la salsiccia o da un buon piatto di pasta e fagioli, …
… si è svolta, nelle due sere consecutive di sabato 28 e di domenica 29, la Festa della Tammorra. Nel suggestivo cortile di palazzo de Angelis a Carinaro si sono ritrovate, come ogni anno, centinaia di persone provenienti da paesi campani e non per l’evento popolare che trascina in pista a ballare persone di tutte le età.
Ad accompagnare tanta tradizione i prodotti più semplici della zona tra cui: la già menzionata pasta e fagioli, il consistente panino con la salsiccia, la caprese (perchè la mozzarella non può mancare) e contorni caserecci, il tutto abbinato ad un buon bicchiere di vino bianco o rosso.
Nessuno può trattenersi dal ballare al ritmo incalzante della pizzica o della più complessa tarantella tra cui si distinguono la giuglianese, la montemaranese ed altre.
La festa attrae ogni anno sempre più persone che, avvolte nell’atmosfera di folklore e coinvolte dalla musica popolare, abbandonano la timidezza e si lanciano tra le danze.
inviato da Flavia Zampella
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