Treno deragliato, indagati due dirigenti Circum e un medico

di Redazione

 NAPOLI. Tre avvisi di garanzia sono stati emessi dalla procura della Repubblica di Napoli nell’ambito dell’inchiesta sul deragliamento del treno della Circumvesuviana avvenuto il 6 agosto scorso nei pressi della stazione di Gianturco a Napoli.

I destinatari dei provvedimenti, firmati dal procuratore aggiunto Rosario Cantelmo e dal pm Francesco De Falco, sono due dirigenti della Circum e un medico dell’ospedale Loreto Mare. Il medico risulta indagato solo per omicidio colposo in relazione alla morte di Carlo Cautiero, il 47enne passeggero del treno deragliato, che era stato dimesso dall’ospedale poche ore dopo il ricovero ed è deceduto nella sua casa il 10 agosto. Per stabilire le cause della morte sarà eseguita venerdì l’autopsia.

Gli avvisi sono stati emessi per consentire agli indagati di nominare propri consulenti. L’estensione dell’ imputazione relativa alla morte di Cautiero ai dirigenti Circum riguarda l’ipotesi che il decesso sia avvenuto esclusivamente in conseguenza dell’incidente e non a presunte negligenze nelle cure sanitarie. Per i dirigenti oltre al reato di omicidio colposo (per le morti di Cautiero e del 71enne Giuseppe Marotta, deceduto all’istante), si ipotizzano anche le lesioni colpose (per il ferimento dei viaggiatori) e il disastro colposo. I loro nomi vanno ad aggiungersi a quello del macchinista, indagato sin dalla prima fase delle indagini.

Gli inquirenti ritengono infatti che l’incidente possa non essere dovuto – o non soltanto – alla imprudenza del macchinista (il convoglio, secondo le testimonianze, viaggiava a una velocità superiore a quella consentita), ma a problemi tecnici e strutturali. Comunque per accertare questo ed altri aspetti sarà determinante la consulenza tecnica che i magistrati affideranno a un esperto, il quale dovrà tra l’altro esaminare la cosiddetta «scatola nera» , il minicomputer collocato nella cabina di guida e che registra tutti i dati.

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