Rubato “tesoretto” all’aeroporto di Capodichino

di Redazione

 NAPOLI. Un vero e proprio “tesoretto” quello rubato all’aeroporto di Capodichino al cittadino italo-americano Antonio Aprea e alla moglie Nunzia Morvillo, napoletana del quartiere di Pianura.

La donna era al check in del volo Lufthansa Napoli-Monaco-Newport quando, dopo aver imbarcato le valigie, ha avuto una piccola distrazione lasciando una borsa in pelle appoggiata sul trolley: il tempo di far ritorno verso il check in per sciogliere un dubbio sul biglietto appena emesso e la borsa era sparita. All’interno c’erano: cinquemila dollari in contanti, un astuccio con all’interno sette braccialetti, un collier, un Longines d’oro ed un altro orologio di marca e ancora, altri tre bracciali di varia foggia frutto dei regali per il recente matrimonio della figlia.

“Ho amato la mia città, ma ne sono scappato diciassette anni fa proprio perchè turbato da episodi simili. – racconta con amarezza Aprea che dipinge ceramiche artistiche per il marchio americano ‘Busch Gardens Williamsburg’ e che a Napoli ha diretto l’azienda ‘Capodimonte made in Italy’ – Ma quello che ci ha sconvolti è che a quell’ora, erano le 5 del mattino, non c’era un poliziotto in giro e nonostante mia moglie abbia urlato sembrava di stare in una città fantasma. Sono trascorsi venti minuti prima che trovasse assistenza. Quello è un volo pieno di turisti americani che spesso si accorgono del maltolto quando è troppo tardi. Quanto ai filmati delle telecamere ci hanno detto che potranno essere consultati solo se verrà aperta un’inchiesta. E poi – prosegue nello sfogo – ci lamentiamo che i turisti non vengono più da noi. Eppure, nonostante tutto, continuiamo a essere una delle città più amate nel mondo”.

La polizia ha ritrovato i documenti della donna in un piazzola di sosta dell’autostrada all’altezza di Caserta Nord: presto verranno spediti negli Stati Uniti e restituiti alla proprietaria. Del bottino, invece, per adesso nessuna traccia.

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