Caserta, scarcerato il giornalista Gianluigi Guarino

di Redazione

Gianluigi GuarinoCASERTA. Il giornalista Gianluigi Guarino,arrestato lo scorso 9 luglio, per un cumulo di pene riguardanti il reato di diffamazione a mezzo stampa, torna in libertà, dopo un mese e mezzo circa di reclusione nel carcere di Benevento.

Originario del beneventano, ma casertano “di fatto” per il lungo periodo in cui ha lavorato nella provincia di Terra di Lavoro, in particolare per i cinque anni trascorsi come direttore del “Corriere di Caserta”, fino alla più recente esperienza del quotidiano on line “Casertace”, a Guarino era stata inflitta la pena di tre anni ed un mese di reclusione per omesso controllo di alcuni articoli pubblicati dal 2000 al 2005 sul Corriere.

Il provvedimento giudiziarioera stato emesso dalla Procura di Salerno, competente territorialmente sulle diffamazioni, in quanto il giornale viene stampato in provincia di Salerno. Il giudice aveva sommatoper ogni diffamazione il numero di giorni o mesi inflitti revocando l’ordinanza di misure alternative di precedentiquattro sentenze che gli erano state precedentemente concesse e poi sospese.

Nei giorni successivi all’arresto il suo legale Raffaele Gaetano Crisileootteneva la riduzione della pena ad un anno e due mesi dal Giudice dell’Esecuzione di Salerno in sede di continuazione. Il 12 agosto l’avvocatochiedeva all’Ufficio Esecuzione della Procura di Salerno di rideterminare la pena nella nuova misura di anni 1 e mesi due. Il 13 agosto veniva depositata al Magistrato di Sorveglianza di Avellino un’istanza con cui si chiedeva la libertà di Guarino previo il suo affidamento in prova. Il 17 agosto l’istanza veniva integrata con un dossier con le sentenze in esecuzione e, nella stessa data,si presentava nuova istanza alla Procura di Salerno per defalcare la parte di condono, di cui allalegge 241/2006, e rideterminare di nuovo la pena. Richieste, quelle difensive, che si fondano su un precedente affidamento in prova che era stato concesso al giornalista quando sul suo capo pendevano quasi tre anni di pena determinati da quattro sentenze passate in giudicato: affidamento però revocato, con contestuale arresto, alla notifica della quinta sentenza di condanna.E, alla fine, è giuntala scarcerazione.

In tutto questo tempo innumerevoli sono stati i messaggi di solidarietà nei confronti del giornalista, che ha anche ricevuto la visita in carcere di alcuni parlamentari. Sembra che Guarino ne abbia approfittato per iniziare a scrivere un libro.

IL COMMENTO DEL LEGALE. L’avvocato Crisileo si dice soddisfatto della decisione del Giudice dell’Esecuzione del Tribunale di Salerno: “I giudici – commenta al sito Casertace – mi hanno dato ragione, in punto di diritto,per ben due volte, sia condividendo la mia tesi sia sulla ‘continuazione’ (quando hanno ridotto la pena da quella iniziale di tre anni ed un mese a quella finale di un anno e due mesi di reclusione) sia sull’applicazione della parte residuale di condono che, come ho sempre sostenuto, gli spettava per legge(gli spettava ancora, per la precisione, di usufruire di un anno ed un mese di condono residuale), cosa questa che non era stato calcolata (erroneamente) in sede di rideterminazione della pena. Abbiamo colto l’errore di calcolo e lo abbiamo segnalato anche in maniera significativa, spiegando per iscritto anche le nostre ragioni. Di qui la scarcerazione, anche se per prudenza, nelle more, ci eravamo rivolti anche al magistrato di sorveglianza di Avellino ed avevamo chiesto che venisse istruita la pratica per le misure alternative”.

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