Caserta, imprenditore si fa giustizia da solo e spara ad estorsore

di Redazione

carabinieri CASERTA. I carabinieri del reparto territoriale di Aversa hanno scoperto l’autore e il movente dell’agguato compiuto nella serata di sabato a San Marcellino, nel casertano, contro un ventiduenne del posto, Maurizio Zammariello, rimasto gravemente ferito.

Si tratta di Antonio Mosca, 47 anni, imprenditore edile originario di San Marcellino ma da tempo residente nelle Marche. L’uomonon ha legami con nessun clan di camorra, era soltanto esasperato dalle richieste di tangenti e dalle minacce di Zammariello nei confronti dei suoi familiari. Così ha deciso di farsi giustizia da solo.

In un primo momento, infatti, si pensava che l’agguato a Zammariello, allo stato incensurato ma che di recente era stato controllato insieme ad alcuni personaggi legati alla fazione Schiavone del clan dei Casalesi (tra cui Salvatore Laiso di Trentola Ducenta, divenuto di recente collaboratore di giustizia dopo l’omicidio del fratello Crescenzo) fosse maturato negli ambienti di camorra, per contrapposizioni tra clan rivali o interne alla stessa fazione. Tanto che, in base alle prime informazioni, si era detto che a sparargli erano statidue sicari in sella ad una moto e col volto coperto da casco. E invece, a sparareera stato Mosca.

L’imprenditore è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio e condotto al carcere di Santa Maria Capua Vetere mentre Zammariello, che è ancora ricoverato in prognosi riservata nell’ospedale ‘Moscati’ di Aversa, è piantonato, perchè ritenuto responsabile di estorsione aggravata.

Zammariello veniva raggiunto dalla pioggia di proiettili intorno alle 18 di sabato sera, nei pressi del “Bar Centrale”, in via Verdi, nel rione Campo Mauro di San Marcellino, al confine con Villa di Briano, zona dove il ventiduenne, nativo di Maddaloni, risiede. In quel momento c’era moltissima gente, in attesa che iniziasse una sagra della pizza. Sul posto i carabinieri rinvenivano nove bossoli e un proiettile inesploso: dei dieci colpi, calibro 9×21, almeno cinque raggiungevano il giovane alle gambe e all’addome. Trasportato all’ospedale “Moscati” di Aversa, veniva sottoposto a intervento chirurgico ed ora è ricoverato in prognosi riservata.

I militari del reparto territoriale di Aversa, agli ordini del tenente colonnello Francesco Marra, nelle ore a seguire hanno eseguito i rilievi e interrogato i testimoni, fino ad individuare il responsabile del ferimento.

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