Centauri senza casco, Biagio Ciaramella attacca la giunta

di Antonio Arduino

 AVERSA. Per l’Associazione Italiana Familiari delle Vittime della Strada la prevenzione degli incidenti stradali ad Aversa è praticamente all’anno zero.

Biagio Ciaramella, responsabile cittadino dell’Aifvs, punta il dito sulla carenza dei controlli effettuati a carico dei centauri aversani che hanno trasformato le arterie cittadine in tanti mini circuiti per gare di velocità. “Secondo un vecchio adagio – si legge nella nota – prevenire e meglio che curare. Un detto che non sembra valido ad Aversa se si devono registrare con regolarità quasi quotidiana incidenti stradali che vedono coinvolti giovani e giovanissimi alla guida di motoveicoli privi di casco”.

“Basta portarsi al pronto soccorso dell’ospedale Moscati per rendersi conto – continua – di quanti siano i giovani che, in maniera più o meno grave, riportano danni a seguito di incidenti stradali proprio per non avere indossato questo importante strumento di protezione”. “I dati rilevati dall’Associazione – scrive Ciaramella – sono impressionanti. Limitandoci solo ad Aversa, stando a statistiche ufficiose del pronto soccorso, nell’ultimo mese almeno una ventina di giovani hanno riportato traumi cranici di varia entità per non avere indossato il casco”. “Danni che grazie a Dio non hanno causato decessi ma che forse non sarebbero stati neppure registrati se – continua – fossero state adottate le misure di prevenzione da noi chieste nel mese di maggio, anche all’assessore alla viabilità Gino Della Valle”.

Lo scorso maggio con una nota indirizzata, tra gli altri, all’esponente della giunta delegato ad affrontare le problematiche del traffico, l’esponente dell’Aifvs, dopo aver ricordato che “con l’arrivo dell’estate nelle strade di Aversa sono sempre più numerosi i cittadini che fanno uso di motoveicoli senza indossare il casco obbligatorio per legge” chiedeva all’assessore un intervento specifico.

“Considerando che è tra i compiti della polizia municipale quello di controllare che tale norma venga rispettata, comminando ai contravventori le previste sanzioni, nella veste di responsabile locale dell’Associazione Italiana Familiari delle Vittime della Strada, – scriveva Ciaramella a Della Valle – chiedo di conoscere quali sono i numeri degli interventi effettuati dalla polizia municipale dal primo gennaio 2010 a oggi e quali sono i programmi che intende attuare in termini di prevenzione affinché non si debbano contare nuovi morti sulle strade cittadine, dove spesso si osservano motociclisti circolare tranquillamente senza casco”.

Considerando l’aumento numerico delle minicar circolanti in città, confidando nella collaborazione del delegato alla viabilità, Ciaramella chiedeva inoltre “quali saranno i controlli in merito”. “Purtroppo – continua la nota dell’esponente dell’Aifvs – fino ad oggi da parte dell’assessore Della Valle non c’è stata alcuna risposta e le conseguenze le abbiamo viste con i tanti lutti recenti”. “Anzi – aggiunge – dimostrando poco interesse per un problema che coinvolge migliaia di famiglie, in occasione della giornata della memoria tenuta il 31 luglio, Della Valle è stato completamente assente”.

“L’assessore non solo non ha partecipato personalmente ad una manifestazione che ha fatto convergere ad Aversa familiari delle vittime delle strade arrivati da ogni parte della penisola, ma – sottolinea – non ha partecipato neppure con una nota scritta di adesione”. “Un comportamento che come associazione consideriamo inaccettabile. Perché – conclude – le strade aversane non hanno bisogno solo di arredo, di paletti o di nuovi sensi di marcia ma anche e sopratutto di controlli continui e costanti. Se fossero effettuati si ridurrebbe drasticamente il numero delle vittime che siamo costretti a piangere”.

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