Opposizione abbandona ancora l’aula: “Si opera nell’illegalità”

di Redazione

Gennaro MelilloTEVEROLA. Ancora una volta l’opposizione ha abbandonato l’aula. E’ successo nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale, con il gruppo “Patto per Teverola”, …

… composto dal capogruppo Gennaro Melillo, Tommaso Barbato, Antonio Omar Menale, Nicola Picone e Biagio Pezzella, che ha motivato l’ennesima scelta di non partecipare ai lavori dell’Assise ritenendo che l’amministrazione in carica sta “operando nell’illegalità”.

A tal proposito, ha ripreso le questioni del ricorso al Tar e dell’esposto alla Procura della Repubblica su presunte irregolarità alle comunali dello scorso marzo, in particolare riguardanti il luogo di residenza del sindaco, che avrebbe votato pur non avendo più la cittadinanza teverolese.

“Siamo stati accusati di essere ‘partigiani’, di preoccuparci esclusivamente di ‘pochi eletti’. Ma queste sono mistificazioni. – si legge in una nota dell’opposizione – La maggioranza vuole lasciar credere alla popolazione che essa sta operando nella perfetta legalità. Ebbene, noi non riconosciamo questo stato di cose. Le nostre assenze dai vari Consigli comunali sono da valutarsi non come disinteresse per tutti coloro che, con il proprio suffragio elettorale, ci hanno manifestato la propria fiducia, bensì il non voler essere ‘complici’ di un’amministrazione comunale che è stata eletta attraverso numerosi comportamenti che riteniamo illegittimi e illegali, vedi la presa in considerazione del Tar Campania del ricorso da noi presentato contro il risultato elettorale. Non un rinvio come da voi falsamente fatto circolare sugli organi di stampa, ma una seria presa in considerazione delle fondate circostanze da noi sollevate, per il quale il Tar si esprimerà a novembre. Senza dimenticare il procedimento in atto presso la Procura dal quale aspettiamo fiduciosi i risvolti”.

L’opposizione poi chiarisce: “Con l’interrogazione comunale del 10 giugno scorso, lungi dal voler assumere un atteggiamento diffamatorio, vi abbiamo informato di quanto è a nostra conoscenza. Abbiamo chiesto alla maggioranza di assumere provvedimenti in merito, ma la risposta è stata così ‘risibile’ che abbiamo ben compreso la pochezza di argomenti, con i quali avete cercato di arzigogolare e svilire la portata della condotta dell’ufficiale di governo della vostra maggioranza. Oggi chiediamo: ‘Siete ancora convinti che la strada che avete deciso di percorrere è quella più giusta, oppure ritenete come noi che la legalità è il fondamento di qualsivoglia amministrazione?’. Riteniamo che ad oggi molti dubbi sono ancora presenti circa la legalità di questa amministrazione”.

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