Il Tar ferma demolizione. Sorvillo: “Riabilitato popolo ortese”

di Redazione

 ORTA DI ATELLA. Il geometra Salvatore Sorvillo, presidente dell’associazione Ats, interviene sul rigetto, da parte del Tar, di un’ordinanza di demolizione di un immobile di via Buonarroti disposta dalla precedente gestione commissariale del Comune.

L’Ente è stato condannato al pagamento delle spese processuali. “A questo punto, – sostiene Sorvillo – sembra chiaro che dagli atti amministrativi prodotti in due anni si è solo pensato a gettare fango su amministratori, intestatari di permessi di costruire e la popolazione ortese, la quale, inerme, non ha potuto che subire. Non si capisce come mai si sia voluto etichettare a piene pagine il popolo di Orta come il più grande territorio dove siano state assenti le leggi più comuni, dove sia stata prolifera l’illegalità. Non sembra che per denigrare qualcuno o per distruggere uno pseudo sistema si sia messo in condizione l’Ente a dover affrontare sicuramente alti risarcimenti di danni, non sembra che i singoli cittadini siano stati messi alla stregua di comuni delinquenti e costretti ad affrontare processi a volte fittizi senza alcuna base di fondatezza e talvolta aleatori. Tutto questo perché? Semplice, perché durante la gestione commissariale alcuni pensavano solo a trattenersi quanto più possibile presso l’ente comune, altri pensavano solo ad attaccare magari chi li aveva favoriti fino ad allora, magari per dimostrare che erano immacolati, o a sputare veleno a pancia piena”.

“Sicuramente il Tar – continua Sorvillo – con questa sentenza ci riabilita, in toto. Non vogliamo in alcun modo favorire una corrente politica in particolare, o un amministratore in particolare, chiediamo solo al sindaco (più alta carica politica sul territorio) di dare massimo risalto a questi episodi, che riabilitano un territorio molto martoriato, che ha tanto bisogno per far riacquistare fiducia nel mercato immobiliare, commerciale ed artigianale, qui si deve dimostrare che i cittadini Ortesi sono onesti e lavoratori. Abbiamo sempre messo in evidenza le peculiarità e le mancanze del nostro territorio, abbiamo dato sempre luce e voce ai problemi reali delle quotidianità, che ricordiamolo sono stati trascurati in due anni di commissariamento, che è avvenuto per pseudo infiltrazione camorristica e non per altri motivi. Ora lo sprono che diamo all’attuale amministrazione è di lavorare per ridare dignità al nostro popolo, con azioni serie e concise, forse ci si può sedere tutti ad una rotonda sia con idee a favore e contro, ma con il solo scopo di ridare fiducia ai cittadini in un territorio che ha ancora possibilità di esprimere grandi opportunità”.

“Chi ama questo territorio – aggiunge il presidente della Ats – può senza alcuna remora proporre progetti, enunciare idee, porre interrogativi, la esortiamo ad attivarsi affinché si possa trovare un intesa con le forze politiche di opposizione per la redazione del Puc che alla base ponga la riqualificazione delle periferie, l’adeguamento delle aree in via di sviluppo, il recupero del centro storico, riprenda tutte quelle opere pubbliche ferme da due anni e che durante la gestione commissariale non sono state né attivate né poste in cantiere e tantomeno pensate, perché vi era solo interesse a distruggere. Ricordo che Orta di Atella ha un estensione di 10,5 chilometri quadrati con un edificato che non supera minimamente i 2,4 chilometri quadrati quindi edificazione minima, la quale fu ampiamente prevista nella relazione al Prg quando venne stilato, (più di dieci anni fa) e quindi già si era previsto sia il numero di vani che di abitanti, per cui lo strumento urbanistico è valido ed efficacie nel nostro territorio, forse le remore vanno a chi doveva dare indirizzi tecnici su programmi di opere pubbliche, su vincoli di Prg su convenzioni da registrare e su tutte quelle indicazioni che vengono poste sugli atti amministrativi, affinché concludano tutti gli iter procedurali”.

Sorvillo conclude: “Ci sentiamo infine di elogiare eventuali opere ed azioni che verranno poste in essere per il bene del paese, ma a denigrare chiunque non faccia politica per l’interesse collettivo , ma ponga alla base personalismi e lotte contro singoli individui. Orta deve risorgere dal fango e in questo momento necessita uno sforzo collettivo per un progetto di riqualificazione e di legalizzazione. Sperando che certa stampa la smetta di riportare sempre e solo gli stessi articoli e sempre e solo le stesse sentenze”.

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