Primarie centrosinistra, Vendola: “Basta vecchia liturgia, mi candido”

di Redazione

Nichi VendolaBARI. “Io mi candido a ricostruire il cantiere dell’alternativa, sono candidato a sparigliare i giochi del centrosinistra se il centrosinistra si presenta con una vecchia liturgia”.

Lo ha affermato Nichi Vendola, presidente della Regione Puglia e portavoce nazionale di Sinistra ecologia e liberta, rispondendo a SkyTg24.

Parlando alla conclusione della tre giorni degli stati generali delle “Fabbriche di Nichi” aproposito della sua candidatura nelle eventuali primarie del centrosinistra, Vendola ha detto: “Rispondo a questa domanda che sta più a cuore ai giornalisti che a me”. “Perché io? Perché io sono voi – ha detto rivolgendosi al pubblico di giovani radunato ad ascoltarlo – quando non sopportate il centrosinistra avendo la speranza di un mondo diverso”. “E perché – ha aggiunto – a me è accaduto due volte di dovere sconfiggere il centrosinistra per sconfiggere il centrodestra”. Vendola ha quindi motivato la sua candidatura spiegando che il centrosinistra “non fa un discorso capace di interpretare la crisi del mondo, la crisi dell’Europa e la crisi italiana”. “Mi candido per sparigliare il centrosinistra. – ha detto ancora – Se il centrosinistra si presenta senza la voglia di pronunciare le parole chiare del desiderio radicale del cambiamento”. “Non c’è cambiamento – ha concluso Vendola – se non si dà una prospettiva chiara di fuoriuscita dall’ergastolo della precarietà”.

“Sono d’accordo sul no detto da Tremonti all’ipotesi di governi tecnici, ma per le ragioni contrarie alle sue: abbiamo bisogno di chiudere questa esperienza, di liquidare il berlusconismo e tornare alle urne” ha proseguito il presidente della Regione Puglia. “Credo che non ci sia oggi sulla scena – ha aggiunto – la possibilità di lavorare per un governo tecnico o per un governo di larghe intese, perché si è consumata una stagione politica”. “La crisi in cui il centrodestra si dibatte, si ripercuote sul corpo sociale di un’Italia finita, sfibrata”. “Tremonti parla di un’Italia che non c’è – ha detto ancora Vendola – l’Italia è a forte rischio di coesione, celebra nella mestizia i suoi 150 anni. Abbiamo bisogno di chiudere questa esperienza, liquidare il berlusconismo e tornare alle urne”.

“Le primarie non sono una minaccia per il Pd o per il centrosinistra, sono una minaccia per la cattiva politica. – ha concluso Vendola – Le primarie sono una espressione parziale ma fondamentale di buona politica, – ha aggiunto – la riappropriazione da parte di un popolo delle scelte fondamentali che riguardano una politica che deve rompere gli steccati e non avere paura della cittadinanza e delle persone in carne ed ossa”.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
RedazioneWhatsappWhatsApp
Condividi con un amico