‘Ndrangheta, decimato il clan di Bellocco: il boss “cantautore”

di Redazione

Giuseppe BelloccoREGGIO CALABRIA. Dieci arresti dei carabinieri contro la cosca criminale di Giuseppe Bellocco, il “boss cantautore”,che con il cugino Gregorio reggeva le sorti della ‘ndrina di Rosarno.

I due boss sono da anni in galera, ma il loro clan è accusato, tra le altre cose, di aver scatenato la caccia all’immigrato nella primavera scorsa. Per il momento, otto delle 10 ordinanze di custodia cautelare emesse dalla Procura di Reggio Calabria sono state già eseguite.

L’operazione, denominata “Pettirosso”, è mirata contro coloro che avrebbero favorito la latitanza dei due capi Gregorio e Giuseppe Bellocco, catturati dagli uomini del Ros dei carabinieri rispettivamente nel 2005 e nel 2007, quando entrambi figuravano nell’elenco dei i trenta più pericolosi latitante italiani.

Oltre agli arrestati i carabinieri hanno sottoposto a sequestro terreni e immobili dove, per agevolare la latitanza di quattro pericolosi ricercati, tra cui i Bellocco, erano stati costruiti quattordici bunker. In queste proprietà si svolgevano anche summit mafiosi. Il sequestro ha riguardato 13 fabbricati, 67 appezzamenti di terreno agricolo e edificabile dell’estensione di 14 ettari. I rifugi, in prevalenza costruiti con container del tipo usato nel porto di Gioia Tauro, erano perfettamente attrezzati. In uno di questi era stato catturato il boss Gregorio Bellocco.

Le persone colpite da provvedimento restrittivo del giudice per le indagini preliminari, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, sono: Marco Arcuri, 39 anni, Giuseppe Barbatano (66), Gregorio Bellocco (56), Michele Bellocco (50), Nicola Circosta (56), Saverio Corigliano (40), Giuseppe Fazzari (30), Rocco Fazzari (61).

Giuseppe Bellocco, 62 anni, è conosciuto come il “cantante” del clan.Di lui si conoscono alcune canzoni di ‘ndrangheta, in cui si celebrano fatti di sangue, latitanti devoti, ed eroici assassini. Un genere musicale ispirato all’epopea del brigantaggio, che con risvolti sarcastici e vagamente razzistici, ha avuto un grosso successo in Germania, dove circolano migliaia di copie di cd masterizzati abusivamente e venduti prevalentemente nei mercatini. Peraltro, la sua carriera criminale è ben più nota. Arrestato nel 1974 per estorsione, furto, lesioni e violenza privata. Dal 1998 scappa nell’Aspromonte e si dà alla latitanza. E’ stato infine arrestato il 16 luglio 2007 dai carabinieri a Mileto in frazione San Giovanni. Ha fatto comunque in tempo a dedicare una canzone all’arresto del cugino Gregorio, acciuffato dopo 8 anni di latitanza nel 2003 nei pressi di Annoia.

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