Gli aquilani protestano a Roma: “Noi e l’Italia presi in giro dai politici”

di Redazione

 ROMA. Un corteo dicinquemila cittadini de L’Aquila e dei territori abruzzesi colpiti dal terremoto sono stati bloccatiin via del Corso, a Roma, mentre erano diretti a Montecitorio.

Si sono registratitafferugli e spintoni tra una cinquantina di manifestanti e le forze dell’ordine schierate in assetto antisommossa, ma nessuno è riuscito a superare la barriera. Una ragazza ha detto di essere stata colpita accidentalmente al volto, un altro ragazzo è stato ferito da una manganellata, anche dei poliziotti hanno riportato alcune lievi contusioni. In tutto sarebbero tre i feriti negli scontri.

A riportare la calma ha pensato lo stesso sindacodel capoluogod’Abruzzo, MassimoCialente, riuscito a convincere i più agitati a fare qualche passo indietro e a tornare a piazza Venezia. Proprio lìsi sono concentrati gli aquilani, giunti a bordo di 45 pullman.

Protestano perché da dicembre dovranno ricominciare a pagare al cento per cento, anche se alcuni hanno già iniziato a versarle dal primo luglio.Chiedono il congelamento dei mutui e delle tasse, oltre a una serie di misure di sostegno all’occupazione e all’economia inquadrate in una legge che preveda procedure efficaci per la ricostruzione e finanziamenti certi. Chiedono anche altre risorse per cinque anni e la successiva restituzione in dieci anni senza interessi, un sostegno all’occupazione e all’economia del territorio sottolineando di non volere “privilegi ma equità e diritti” e “non più propaganda e censura ma corretta informazione”.

Rabbia e disperazione durante il corteo: “Siamo stati presi in giro. Ma non solo noi aquilani, tutta l’Italia è stata presa in giro da un manipolo di delinquenti seduti al Parlamento”, ha gridato uno dei manifestanti, mentre gli altri intonavano “Vergogna”, “Ci hanno preso pure a manganellate”.

La situazione, dopo alcuni momenti di tensione davanti a Palazzo Grazioli, è tornata alla normalità nel pomeriggio. – “È stato allucinante vedere gente tranquilla e pacifica coinvolta negli scontri di oggi con le Forze dell’ordine. Sono sconvolto per aver visto in prima fila professori universitari, noti imprenditori e pensionati, ovvero gente normale, che nella vita mai avrebbe pensato di trovarsi al centro di scontri del genere”, dice amareggianto Cialente. “Io mi sono trovato in mezzo agli scontri fra le Forze dell’ordine e i manifestanti, ho cercato di sedare gli animi e per questo sono stato calpestato e ho preso un po’ di botte. Oggi è andato in scena il dolore e il terrore di una città e quello che è accaduto, ovvero caricare gente tranquilla che vuole solo manifestare non è stato uno spettacolo edificante”.

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