Esplosione su petroliera giapponese. Si teme un attacco

di Redazione

 TOKYO. Un’esplosione ha danneggiato una petroliera giapponese nelle acque dello stretto di Hormuz, tra Oman e Iran. Si sospetta un attacco.

La nave, malgrado i danneggiamenti, è riuscita comunque a proseguire la navigazione. La società proprietaria, la Mitsui Osk, ha riferito al ministero dei Trasporti nipponico che l’episodio, che ha registrato un solo ferito, potrebbe essere stato causato da un attacco esterno, mentre dal cargo di grande stazza non c’è stata fuoriuscita di greggio.

“Dal momento che uno dei membri dell’equipaggio ha visto un lampo all’orizzonte immediatamente prima dell’esplosione, la società sospetta che sia probabile un attacco”, ha detto il ministero dei Trasporti giapponese.

La nave, con a bordo 16 filippini e 15 indiani,trasportava 270mila tonnellate di petrolio greggio, ma non sono state perdite segnalate dalla cisterna; e si dirigeva dagli Emirati Arabi Uniti verso il porto di Chiba in Giappone.

Lo Stretto di Hormuz collega il Golfo Persico con i porti di ricchi Paesi petroliferi come Kuwait, Bahrain e Qatar- e l’Oceano Indiano ed è un canale altamente strategico per le forniture energetiche globali.

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