Alluvioni in Pakistan: 300 morti

di Redazione

 ISLAMABAD. Sale ad almeno 267 morti e decine di dispersi il bilancio dell’ondata di maltempo che negli ultimi giorni ha flagellato le province nordoccidentali del Pakistan.

Lo riferiscono i media di Islamabad. Il presidente della Repubblica, Asif Ali Zardari, ha preso contatto con le autorità provinciali e chiesto al premier, Syed Yusuf Raza Gilani, di predisporre i soccorsi e tutti i necessari aiuti di emergenza.

Le piogge incessanti hanno fatto salire a dismisura il livello dei fiumi, che hanno rotto gli argini in più punti e abbattuto ponti, creando una grave emergenza: centinaia di migliaia di persone hanno dovuto abbandonare le loro case invase dalle acque. Moltissime altre, invece, sono bloccate in cittadine e villaggi che, a causa delle inondazioni, non dispongono di vie di fuga terrestri. È il caso delle località di Kabal, Matta, Bari Kot, Charbagh, Khwaza Khela, Behrin e Babuzai. I distretti più colpiti, riferisce Geo Tv, sono quelli di Swat e Shangla, dove in particolare l’esondazione del fiume Swat ha causato gravissimi danni alle zone residenziali.

Difficile in questa emergenza tenere una corretta contabilità delle vittime, ma a quanto sembra è Shangla a registrare il maggior numero di morti, circa un centinaio. Nella Valle dello Swat si segnala il decesso di almeno 25 persone, mentre altre 16 sono state sepolte da uno smottamento di terra ad Alandar. Infine, nell’Upper Dir, 780 case, 34 scuole, sei ponti principali, 28 ponti di collegamento e centinaia di ettari di terra hanno subito distruzioni per il maltempo.

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