Impianto di calcestruzzo sequestrato in zona Difesa Casale

di Redazione

il frantoio in Difesa CasaleCASAL DI PRINCIPE. Un impianto di calcestruzzo del valore di 3 milioni di euro, completamente abusivo, in via Difesa Casale a Casal di Principe, nel casertano,è stato sequestrato dalla polizia di Casapesenna.

Si tratta di un fabbricato di tre piani, un impianto di frantumazione di pietre e rocce con annessa cabina di lavorazione per la produzione di sabbia e un capannone di proprietà di N.C., 37 anni, M.C., 38, e A.C., 44, tutti denunciati in quanto accusati di mettere in funzione senza le prescritte autorizzazioni l’impianto, inquinando l’ambiente e anche perche’ avevano costruito abusivamente il fabbricato.

L’impianto sorge su un terreno di circa 4370 metri quadrati in una zona con destinazione urbanistica E2: “agricolo semplice”. Il sequestroè d’urgenza perché l’impianto era in funzione senza nessuna protezione per evitare il disperdersi delle polveri sui terreni vicini coltivati.

Dall’impianto partivano vari nastri che scaricavano nei pressi di terreni agricoli diverse pezzature di stabilizzante, breccia, sabbia e sabbione, prodotto in seguito alla frantumazione di pietre e rocce.

I poliziotti, coordinati dal vice questore Alessandro Tocco, hanno proceduto al sequestro d’urgenza perchè, tra l’altro, l’impianto era in produzione senza il rispetto di alcuna norma di sicurezza e di tutela della salute pubblica. Non era stata adottata – spiega la polizia – nessuna protezione per evitare il disperdersi delle polveri sui terreni coltivati nelle adiacenze e nastri trasportatori scaricavano in prossimità dei terreni agricoli varie pezzature di stabilizzante, breccia, sabbia e sabbione, prodotti in seguito alla frantumazione di pietre e rocce. L’impianto industriale è stato installato e messo in funzione da una società sul conto della quale sono in corso accertamenti.

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