Camorra, arrestato il boss degli ‘Scissionisti’ Cesare Pagano

di Redazione

 Cesare PaganoNAPOLI. La squadra mobile di Napoli ha arrestato a Licola, sul litorale flegreo, Cesare Pagano, 41 anni, capoclan degli “Scissionisti”,protagonista negli anni scorsidella sanguinosa faida di Scampia con il clan Di Lauro.

Si nascondeva in una villetta a pochi passi dalla spiaggia. Pagano, che gestiva il clan con Raffaele Amato, arrestato il 17 maggio dello scorso anno in Spagna, era latitante da un anno. Non era mai stato arrestato in precedenza e le forze dell’ordine non disponevano neppure della sua foto segnaletica. Sfuggito in altre occasioni alla cattura, anche stavolta aveva provato ad evitare l’arresto, grazie all’aiuto di vedette e telecamere, ma non ha avuto scampo.

Le accuse a suo carico sono di associazione a delinquere di stampo mafioso, omicidio e traffico di sostanze stupefacenti. Insieme a Pagano sono stati arrestati anche suo nipote Carmine, detto “Angioletto”, e il genero.

La faida di Scampia è stata una guerra di camorra combattuta soprattutto nel quartiere napoletano di Scampia e che ha coinvolto una serie di clan napoletani: da una parte i Di Lauro, di via Cupa dell’Arco a Secondigliano, dall’altra la frangia dei cosiddetti “scissionisti”, gruppo nato da una costola degli stessi Di Lauro. La guerra ha poi coinvolto altri clan e sottogruppi, tra cui gli Abbinante di Marano, i Bizzarro e i Ronga-Fusco di Melito, i Pariante di Bacoli, i Ferone di Casavatore. Oltre che a Scampia, la guerra si è svolta anche nei quartieri di Secondigliano e Miano e nei comuni di Melito di Napoli, Mugnano di Napoli, Marano di Napoli, Giugliano in Campania, Bacoli, Casavatore e Arzano.

Le cause principali che hanno scatenato il conflitto possono essere ricondotte a vendette di natura personale, controllo del territorio, controllo delle attività illecite a nord di Napoli. Dopo oltre settanta morti in un anno, tra il 2004 e il 2005, uscirono vincitori gli “scissionisti” che attualmente controllano parte dei quartieri a nord di Napoli e i comuni limitrofi.

Due giorni dopo l’arresto del boss Amato, contro gli scissionisti nel maggio 2009 furono eseguite ben 100 ordinanze di custodia cautelare. Ancora qualche giorno dopo fu preso Antonio Bastone, considerato il successore di Amato. Lo scorso maggio sono state emesse 46 condanne a carico del clan Amato-Pagano per gli omicidi avvenuti negli anni scorsi nell’hinterland settentrionale di Napoli.

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