100 volontari mietono il grano su bene confiscato alla camorra

di Redazione

i genitori di Don Diana con una confezione di pasta della cooperativaCASERTA. I 100 volontari provenienti da tutt’Italia, che in questi giorni stanno svolgendo il campo di volontariato e di studio “E…state Liberi” a San Cipriano d’Aversa e Castel Volturno sulle “Terre di Don Peppe Diana”, …

… saranno protagonisti nella mattina di giovedì 22 luglio alla mietitura del grano seminato a Pignataro Maggiore su terreni confiscati al clan Nuvoletta-Lubrano. Alle ore 12 l’appuntamento è sul bene di Masseria Pratilli (Strada Statale 7 Apppia), per la conferenza stampa e per la degustazione in anteprima dei Paccheri di Don Peppe Diana: pasta artigianale di Gragnano, realizzata con il grano mietuto l’estate scorsa sulle stesse terre. Con quel grano sono stati prodotti circa 35mila pacchi (da 500 grammi) di paccheri in confezione speciale.

La prima confezione è stata consegnata ai genitori del parroco di Casal di Principe ucciso dalla camorra il 19 marzo del 1994. Il pacco reca la scritta “Il g(i)usto di Campania -Le terre di don Peppe Diana” e contiene paccheri artigianali fatti dai pastai di Gragnano, per sostenere la nascita della cooperativa “Le terre di don Peppe Diana”.

Anche quest’anno la mietitura è organizzata dal Comune di Pignataro Maggiore, insieme a Libera ed alle organizzazioni degli agricoltori casertani (Cia, Confagricoltori e Coldiretti). L’iniziativa s’inserisce nell’ambito del progetto sostenuto dalla Fondazione per il Sud, Mozzarella della Legalità, che ha tra i suoi obiettivi quello della nascita della prima coooperativa Libera Terra in Campania.

La neo cooperativa, i cui soci sono stati selezionati attraverso bando pubblico, dovrà produrre la mozzarella giusta in un caseificio di Castelvolturno, realizzato in un bene confiscato alla camorra e dovrà coltivare circa 88 ettari, distribuiti su 5 differenti comuni della provincia di Caserta.

Nella foto: i genitori di Don Diana con una confezione di paccheri della cooperativa

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