Rifiuti, Fiadel: “Tortorano si dimetta”

di Redazione

Gianfranco TortoranoAVERSA. “Non riusciamo ad avere un confronto sereno e costruttivo con il commissario liquidatore del Consorzio Unico, Gianfranco Tortorano.

Ed è per questo che noi, come gli altri sindacati firmatari del Contratto Nazionale di Lavoro FederAmbiente, vale a dire Cgil, Cisl e Uil, non ci siamo recati alla riunione convocata per gli esuberi. In primis perché ci sono questioni importantissime e prioritarie di cui il Commissario non ne vuole nemmeno sentire parlare. E poi perché non condividiamo nessun numero fornito da Tortorano”.

Così il sindacato Fiadel in una nota. “La legge sui rifiuti dello scorso febbraio in merito alla pianta organica dalla quale dovrebbero emergere poi gli esuberi dice ‘sentite le organizzazioni sindacali’, e non parla dunque di una mera ratifica alle decisioni del Commissario. Dovevamo incontrarci prima, discutere e poi vedere se sarebbe emerso del personale in esubero. Invece Tortorano ci convoca in Prefettura per comunicarci solo ed esclusivamente le sue decisioni. A prescindere che sulla questione esuberi si è già espresso l’assessore regionale all’Ambiente, Giovanni Romano, uno dei pochi politici competenti per esperienza maturata nel settore rifiuti, il quale anche ai media ha più volte affermato che per uscire dall’emergenza oltre ad una nuova ed efficiente impiantistica occorre tutto il personale in forza e dunque niente esuberi, e poi bisogna prendere anche in considerazione un altro dato fondamentale riguardo al Consorzio Unico e al personale. Infatti (e chiunque può accertare che quello che diciamo corrisponde alla realtà) la maggior parte dei dipendenti, svolge ore di straordinario, e questo lo abbiamo denunciato più volte, che supera di gran lunga il monte ore previsto dal Ccnl FederAmbiente. Mediamente un operatore fa doppi turni, ed arriva talvolta anche a superare le cento ore di straordinario al mese. Cento ore mensili oltre l’ordinario e vogliamo parlare di esuberi? E poi i dipendenti sono ancora senza stipendio e soprattutto senza quattordicesima che doveva essere erogata al massimo entro il 30 giugno scorso, ma ciò sembra non preoccupare nessuno. Notizia poi delle ultime ore, sembra che la mensilità corrente verrà erogata senza corrispondere gli assegni familiari, i rimborsi dovuti per il modello 730 e quelli chilometrici mentre nel frattempo secondo voci ben informate il dottor Tortorano già si è attribuito la propria mensilità di luglio piena, che corrisponde all’incirca a quella di una decina di operatori messi insieme, dando così un ottimo esempio. Evidentemente Tortorano non sa che il vero comandante è l’ultimo a lasciare la nave e non il primo a salire sulla scialuppa di salvataggio. Insomma siamo alla frutta”.

“Per non parlare della violazione quotidiana di tutte le leggi in materia di sicurezza del lavoro. La maggior parte dei cantieri ‘visitata’ nei mesi scorsi dall’Asl è stata dichiarata inidonea e quindi da chiudere mna ciò a Tortorano e alla dirigenza sembra non importare. Non parliamo poi dei mezzi, per la maggior parte da rottamare. Ed in uno scenario così nero, che abbiamo denunciato alcuni giorni fa alle Istituzioni preposte e alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, Tortorano vuole solo comunicarci gli esuberi. Se non vuole il confronto con i sindacati sulle questioni serie e non è in grado di condurre il Consorzio Unico allora si dimetta”.

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