L’Udeur teverolese compie due anni: “Obiettivo qualità della vita”

di Redazione

Salvatore CavagnuoloTEVEROLA. L’Udeur teverolese compie due anni di attività. Salvatore Cavagnuolo, commissario cittadino e membro dello staff del consigliere regionale Ugo De Flavis, traccia un bilancio e parla dell’imminente futuro.

“I nostri obiettivi erano, all’inizio di questa avventura, apportare una presenza forte dell’Udeur a Teverola e cercare di avvicinare alla politica un po’ di giovani. Si è iniziato con varie manifestazioni e incontri, poi alla candidatura di Carmine Caiazzo nella lista dell’amministrazione comunale in carica. Ora bisogna iniziare un nuovo ciclo con l’aiuto dei tanti giovani che fanno parte della sezione teverolse e attorno ad essi costruire nuove opportunità e spazi. Il primo impegno che ci avvieremo a compiere è quello di una politica sociale che, secondo il nostro punto di vista, va diviso in tre categorie che sono: famiglia, giovani e anziani. E’ essenziale staccarsi dalla logica di servizi territoriali di puro assistenzialismo a favore dello sviluppo che premia una cultura solidale dell’integrazione. Bisogna far sì che migliori nel nostro paese la qualità della vita, il che significa anche offrire un luogo ideale dove poter crescere, agire, partecipare e proporre idee e creatività, collaborare con gli istituti scolastici, le parrocchie, per arrivare ad un vero processo educativo. Promuovere lo studio della realtà produttiva locale e dell’offerta lavorativa per i giovani diplomati e laureati e promuovere delle attività extra scolastiche, sport, musica, teatro, informazione. Proporremmo anche una serie di incontri fra le associazioni di volontariato operanti sul territorio. Per noi la sicurezza è un diritto di tutti i cittadini che spetta a chi governa e alle forze dell’ordine, garantirla a tutti in ogni via e quartiere di Teverola. Dobbiamo iniziare a far concepire la sicurezza come indice di qualità di vita, il concetto va determinato da una serie di fattori, non riconducibili unicamente al tasso di criminalità effettiva, ma che comprendono, fra l’altro, le scritte sui muri, i danneggiamenti, il rispetto dell’ambiente e del territorio. Questa è la nostra idea di città vivibile e invito per questo tutti quelli che la condividono ad aiutarci a concretizzarla”.

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