I cittadini del Rione Nuovo: “Siamo portatori sani di ingiustizie”

di Redazione

il muro di Via NapoliTEVEROLA. Il Comitato Civico “Teverola in Positivo”, a pochi mesi dal voto amministrativo, invita tutti i cittadini ad una riflessione.

“Con le elezioni alle spalle anche le promesse elettorali sono quasi dimenticate e per il miraggio del verde che non c’è e dei tanti problemi esistenti nella nostra città dobbiamo aspettare la prossima tornata elettorale per farci propinare altre false promesse”, dichiarano gli esponenti del sodalizio, sottolineando che ormai, “passata la festa”, non si parla più di traffico e di viabilità, soprattutto nelle periferie.

“I parchi che ci erano stati promessi – dicono dal comitato – sono sempre quelle discariche a cielo aperto. In passato i proprietari dei terreno ricevevani, sistematicamente, ogni anno un’ordinanza sindacale per la messa in sicurezza. Ai proprietari del terreno antistante il Parco Primavera, sito alla sesta traversa di via Roma, questa ordinanza evidentemente non è stata mai notificata se continua ad essere la solita discarica con erbacce che ostruiscono parte della carreggiata stradale costituendo un pericolo per automobilisti e pedoni”.

C’è poi il perenne problema del muro che divide la prima traversa di via Campanello isolando il rione nuovo di via Napoli, non ancora demolito nonostante siano stati deliberati l’abbattimento, affidati i lavori e stanziata la spesa occorrente, dalla gestione commissariale.

“Se giriamo per i paesi limitrofi – continuano dal comitato – ci rendiamo conto di quanto Teverola sia rimasta indietro per vivibilità, sicurezza e pulizia. Eppure in questa situazione non tutto è scontato. La maggior parte dei cittadini, ‘portatori sani’ di ingiustizie, è stanca di vivere una realtà dove la dignità si vende per pochi euro, dove la loro stessa vita è messa in discussione da una gestione dei rifiuti fallimentare, dove le regole, le norme sono optional, dove non è possibile farsi una passeggiata a piedi o per il traffico che rende l’aria irrespirabile o perché mancano luoghi d’incontro, spazi verdi”.

Il comitato rimarca che la maggioranza dei cittadini, “una maggioranza fatta da cittadini onesti e seri, da tanti imprenditori onesti e seri, da giovani onesti e seri che vogliono un futuro diverso, oggi si sente orfana di rappresentanza, non vede punti di riferimento validi, in grado di portare avanti un discorso per politiche chiare di sviluppo che tengono conto degli interessi generali della comunità e con intelligenza i temi sociali per dare difesa e futuro alle classi più deboli della società”.

E annuncia che in questi giorni ci sono segnali di una mobilitazione: “Una mobilitazione di coscienze – affermano i membri del sodalizio – che dicono basta, che vogliono organizzarsi o riorganizzarsi, per costruire un’alternativa al baratro in cui ci troviamo, perché possa rinascere la speranza di un futuro migliore”.

In questo contesto il comitato “Teverola in Positivo” si candida a portavoce di tutti i cittadini, invitandoli ad esprimere i loro bisogni e ad organizzarsi per formare altri comitati civici, di coordinarsi per essere una sola voce per sensibilizzare le istituzioni, a tutti i livelli, alla risoluzione delle tante problematiche che attanagliano il territorio.

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