Pistoia, torna in carcere “Mamma Ebe”

di Redazione

Ebe GiorginiPISTOIA. Ritorna in carcere Ebe Giorgini, meglio nota come “Mamma Ebe”. L’arresto è stato effettuato dai carabinieri di Pistoia durante un’operazione in cui sono finiti in manette anche il marito e uno stretto collaboratore.

Si tratta dell’ennesimo arresto nei confronti della santona e sedicente guaritrice, 76 anni, già finita in carcere più volte e sempre per truffa. La donna è infatti accusata di essere a capo di un gruppo che gli inquirenti ritengono un sodalizio criminale dedito all’associazione per delinquere finalizzata all’esercizio abusivo della professione medica e alla truffa aggravata.

I carabinieri hanno effettuato perquisizioni e sequestri preventivi del rilevante patrimonio immobiliare di Ebe Giorgini. Notificati anche altri 14 provvedimenti cautelari a carico di adepti e collaboratori della “santona”.


Mamma Ebe, all’anagrafe Gigliola Ebe Giorgini, è la fondatrice dell’opera di Gesù misericordioso, cui fa riferimento l’operazione dei carabinieri. La donna è anche soprannominata la “santona di Carpineta”, dal nome del sito della sua casa-tempio, nell’omonimo paese tra le colline toscane di Pistoia. Già coinvolta in vicende giudiziarie negli anni ’80, è stata poi arrestata assieme al marito, a un medico e a altri 25 collaboratori nel 2002: all’epoca, le accuse furono varie, dall’associazione per delinquere, all’esercizio abusivo e continuato della professione sanitaria, al falso ideologico in ricette, alla truffa continuata in concorso ai danni di ente pubblico, passando per il sequestro di persona e l’ esercizio abusivo di ambulatorio medico.

Nell’aprile 2008 è stata condannata a Forlì a sette anni di carcere per associazione a delinquere finalizzata all’esercizio abusivo della professione sanitaria, falso materiale e falso ideologico nell’emissione di ricette mediche e truffa ai danni della Asl di Cesena. Con lei sono stati condannati in varia misura anche altri dieci collaboratori, fra cui il marito 52enne e un medico “compiacente” che firmava le ricette degli psicofarmaci. E’ però ancora aperto un filone “pistoiese” dell’inchiesta: parte degli atti della procura di Cesena erano infatti stati inviati alla procura di Pistoia per competenza territoriale. In quest’ambito nell’ottobre del 2009 mamma Ebe, il marito e altri 12 collaboratori sono stati rinviati a giudizio il 2 ottobre del 2009 e l’ultima udienza si è tenuta il 7 maggio scorso. La prossima era già fissata per ottobre.

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