Fiat Pomigliano, la Fiom verso il ‘no’

di Redazione

Guglielmo EpifaniROMA. Ore decisive per il futuro dello stabilimento Fiat di Pomigliano D’Arco. La Fiat ha convocato infatti per martedì alle 14 a Roma i sindacati dei metalmeccanici sulla questione dell’impianto nel Napoletano.

L’incontro, spiegano fonti sindacali, dovrebbe servire per fare il punto sul tema della Commissione paritetica contenuto nella “clausola di raffredamento” prevista nell’accordo separato condiviso venerdì scorso tra l’azienda e Fim-Cisl, Uilm, Fismic e Ugl. Nel frattempo la segreteria della Cgil fa sapere che “il lavoro e l’occupazione sono il primo punto di responsabilità” per un giudizio sul futuro di Pomigliano.

Per questo il sindacato conferma il “sì alla difesa dell’occupazione e alla necessità di rendere pienamente produttivo il futuro investimento”, sottolineando tuttavia il rischio che “la proposta di accordo possa violare leggi e Costituzione”. “Le norme proposte dall’azienda aprono profili di illegittimità in materia di malattia e diritto di sciopero. La Cgil chiede alla Fiat di riflettere come una proposta di accordo possa violare leggi e Costituzione” si legge in una nota. Per la Cgil, comunque, “tocca alla categoria dei metalmeccanici promuovere la discussione, innanzitutto coinvolgendo gli iscritti”.

Nel primo pomeriggio si è riunito il comitato centrale dei metalmeccanici della Cgil, che venerdì sera non hanno firmato il documento proposto dal Lingotto respingendolo come un “diktat”. Prima dell’incontro, il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, ha visto il numero uno della Cgil. “Pomigliano non ha alternative. Napoli non ha alternative sul suo territorio” ha detto domenica Guglielmo Epifani. La soluzione scelta per Pomigliano è “la via giusta”, ha assicurato dal canto suo il ministro dell’Economia Giulio Tremonti. Nelle ultime ore la Fiom a Pomigliano d’Arco (Napoli) propende per il “no” all’accordo con la Fiat. Lo ha spiegato il segretario provinciale della Fiom-Cgil, Andrea Amendola, al termine di un attivo con le rappresentanze sindacali, gli iscritti ed i simpatizzanti dello stabilimento Fiat di Pomigliano d’Arco. “Abbiamo delineato le cose da fare – ha aggiunto Amendola – e adesso mi recherò a Roma per il comitato centrale per portare anche la posizione dei lavoratori iscritti al sindacato. Naturalmente sarà poi il comitato centrale a prendere la decisione finale”.

Il possibile “no” della Fiom su un’intesa per Pomigliano “non è accettabile, spero che cambi idea” ha detto la presidente della Confindustria, Emma Marcegaglia, intervenendo all’assemblea dell’Assolombarda. “Auspichiamo che proprio oggi la Fiom rifletta sulla sua decisione e cambi idea, come si fa a bloccare un investimento da 750 milioni perché si vogliono tutelare gli assenteisti e i falsi ammalati? Bisogna guardare avanti, c’è un’azienda che prende gli investimenti dall’estero e li sposta in Italia, non è accettabile che si dica di no che ci si nasconda e non si guardi la situazione. Auspico prevalga un senso di responsabilità e si dia speranza al Paese” ha concluso la leder degli industriali. “Vedo un atteggiamento responsabile da parte di Epifani”, ha detto il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, ribadendo di essere “ottimista” su un’adesione anche da parte dei metalmeccanici della Cgil all’intesa con Fiat. Accordo che comunque, ha precisato il ministro, dopo il sì delle altre sigle sindacali, “è già passato”.

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