Camorra, fa arrestare colleghi affiliati: impresario funebre sotto scorta

di Redazione

 NAPOLI. E’ sotto scorta, 24 ore al giorno, Enzo Amoroso, 45 anni, impresario di pompe funebri di San Giorgio a Cremano (Napoli).

La sua “colpa” è di aver detto no al pizzo impostogli dalla camorra, di aver testimoniato in tre processi contro i clan e di aver fatto arrestare altri impresari funebri legati alle organizzazioni criminali. I carabinieri lo accompagnano persino durante il suo lavoro, ai cortei funebri.

Il suo settore, come racconta, è in gran parte collegato alla camorra: “Ti avvisano così, ‘quel morto é nostro’. – dice Amoroso – C’é corruzione a tutti i livelli, ci sono imprenditori che giocano sull’equivoco e impongono tariffe e balzelli assurdi”. Il “sistema” coinvolge anche negli ospedali: “C’é il medico o l’infermiere – racconta l’imprenditore – che chiamano i familiari e consigliano la ditta. Anche i portantini di ambulanze girano con i bigliettini in tasca delle ditte da proporre. Chiedetevi perché nelle sale mortuarie degli ospedali trovate sempre le stesse imprese. Un cadavere segnalato alla ditta giusta vale 50 euro”.

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