Berlusconi: “Rivedremo la manovra”. E invoca sciopero contro i giornali

di Redazione

Silvio Berlusconi ROMA. “Rivedremo la manovra”. Breve ma importante il messaggio che Silvio Berlusconi fa arrivare dal Brasile alle Regioni che insorgono contro i tagli previsti dalla manovra e chiedono un incontro con il premier.

Un messaggio assolutamente in controtendenza rispetto a quello che il presidente del Consiglio aveva fatto pervenire in mattinata ai governatori dal G20 di Toronto. Al suo arrivo a San Paolo, il Cavaliere ha dedicato poche ma decisive battute alla questione sollevata da Roberto Formigoni, promettendo quel “rivedremo la manovra” che appare ora come un invito a tornare in altra sede su un argomento così delicato. “Vediamo, ma adesso siamo qui”, e dunque, fa capire, questioni come queste vanno rimandate al ritorno in Italia per la messa a punto, ha detto il premier.

“Abbiamo messo gli occhi dentro l’amministrazione dello Stato, le Regioni, le Province e i Comuni e ci si è accapponata la pelle. – aveva detto il presidente del Consiglio al termine del summit del G20 a Toronto -E’ chiaro che chi ha la responsabilità di governare le Regioni difende lo staus quo, perché molto spesso si tratta di abolire enti. Il che vuol dire persone che si devono cercare un altro lavoro. È sempre difficile e doloroso ma non si può andare avanti così a sprecare i soldi dei cittadini”.

SCIOPERO CONTRO I GIORNALI. “Bisognerebbe fare uno sciopero degli italiani per insegnare ai giornali a non prendere in giro i loro lettori”, ha poi detto il premier arrivando all’albergo che lo ospita a San Paolo. “In particolare , ha riferito il presidente del Consiglio , “ho letto dei resoconti sul G20 che sono l’esatto contrario della riunione: veramente una presa in giro dei lettori”. Ma, a livello più generale, ha aggiunto, “da molti mesi a questa parte c’é una disinformazione che vedo fare che è inconcepibile”.

FORMIGONI: “PRONTI A RESTITUIRE DELEGHE”. Tra Regioni e Stato il confronto resta duro. A ribadirlo è il presidente della Lombardia Roberto Formigoni: “Siamo tutti pronti a restituire le deleghe”. Anche se secondo il governatore lombardo “non va concepito come un gesto di polemica. Noi siamo una parte della Repubblica italiana e vogliamo contribuire con le nostre idee, con le nostre proposte a disegnare una manovra che è indispensabile, ma nella quale i sacrifici vanno ripartiti in maniera equa tra tutti i comparti”. “La nostra – ha aggiunto – è una proposta positiva di collaborazione al governo nel disegnare una manovra più sostenibile da parte di tutti i cittadini”. Certo, prosegue, “i saldi non devono essere cambiati e noi Regioni siamo pronte a fare la nostra parte, ma se si vanno a tagliare i contributi per il trasporto pubblico locale, per le imprese noi diciamo che si mettono in discussione comparti fondamentali della spesa pubblica”. “La posizione delle regioni è unanime, – ha aggiunto – chiediamo di cambiare la manovra in un’ottica di responsabilità. È necessaria, vogliamo però si tenga conto di chi in questi anni ha lavorato e ha lavorato bene. La posizione delle regioni è unitaria, è inutile che qualcuno faccia il furbo e cerchi di vedere distanze che non ci sono”.

ERRANI. Anche per Vasco Errani, governatore dell’Emilia Romagna e presidente della Conferenza Stato-Regioni, l’apertura al governo dei cinque governatori di Lazio, Campania, Abruzzo, Molise e Calabria “non è affatto una spaccatura” del fronte delle Regioni contro la manovra economica. “Ho parlato con il presidente Iorio e con il presidente Polverini (rispettivamente governatori di Molise e Lazio) e l’unità della Conferenza è pienamente confermata”.

POLVERINI: “TREMONTI CI INCONTRERA'”. “Il ministro Tremonti mi ha appena confermato che appena rientra a Roma ci incontrerà. Gli esporremo quelle che secondo noi sono le questioni più critiche della manovra, perché non vogliamo penalizzare i cittadini che rappresentiamo». ha detto la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini. “Credo che un po’ di buon senso sicuramente riporterà una serena discussione”, ha aggiunto la governatrice. Commentando, poi, le parole del premier, Silvio Berlusconi, secondo il quale “l’obiettivo del Governo è quello di non sprecare più i soldi”, Polverini ha risposto che “tutti i governatori lavorano in quella direzione. Noi, come Regione Lazio, abbiamo cominciato dall’abbattimento degli sprechi, riducendo stipendi, poltrone, società. Tutto quello che va nella direzione di evitare uno sperpero di denaro che forse fino a qualche tempo fa c’è stato. Ciò non toglie – ha concluso – che quella manovra ci crea ulteriori problemi, in particolare alle regioni del Centro-Sud che sono già sottoposti a piani di rientro penalizzanti”.

TREMONTI. «Non parlo mai» è però stata la secca replica del ministro dell’economia Giulio Tremonti a chi gli chiedeva un commento sulla lettera che gli hanno inviato cinque presidenti di Regione sulla manovra economica.

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