Bari, arrestato ufficiale Gdf che indagò sul caso D’Addario

di Redazione

Patrizia D'Addario con BerlusconiBARI. Il tenente colonnello della Guardia di finanza Salvatore Paglino è stato posto agli arresti domiciliari nella sua abitazione barese nell’ambito dell’indagine su una serie di fughe di notizie relative ad indagini della Procura della Repubblica di Bari.

L’ufficiale, trasferito da circa due settimane a Trieste, a quanto si apprende, è indagato per stalking nei confronti della escort barese Terry De Nicolò e di una giornalista nonché per peculato e rivelazione del segreto d’ufficio. Paglino fino a pochi giorni fa è stato in servizio nella sezione di Polizia tributaria di Bari.

Paglino ha coordinato negli ultimi tempi le indagini delle procure di Trani e Bari nelle quali è stato intercettato, seppur indirettamente, il premier Silvio Berlusconi. La cronista vittima delle attenzioni dell’ufficiale si è occupata per qualche tempo delle vicende giudiziarie sulle quali indagava il gruppo investigativo di Paglino, considerato un’eccellenza dalle procure di Bari e Trani; De Nicolò è invece testimone nelle indagini sulle ragazze inviate dall’imprenditore Gianpaolo Tarantini sia a feste organizzate nelle residenze private del premier Berlusconi sia per corrompere l’ex vice presidente della Regione Puglia, Sandro Frisullo (Pd). Per molestare le due donne, l’ufficiale – secondo l’accusa – ha utilizzato auto e telefoni di servizio. Da qui l’accusa di peculato.

Oltre a Paglino, nell’indagine sono indagati altri quattro investigatori mentre la posizione di alcune altre persone viene vagliata dai pm inquirenti, Giuseppe Dentamaro e Teresa Iodice, che stanno esaminando le ultime risultanze investigative raccolte dai poliziotti dello Sco. Tra gli atti ancora al vaglio dei magistrati inquirenti la fuga di notizie che il 9 settembre scorso permise al Corriere della Sera di pubblicare i verbali di interrogatorio secretati di Tarantini sul sexy-scandalo che coinvolse il premier, con protagonista la escort Patrizia D’Addario.

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