Roland Garros, Schiavone nella storia: va in finale

di Redazione

Francesca Schiavone Francesca Schiavone, a 30 anni, ha raggiunto la finale del Roland Garros grazie alla vittoria sulla russa Elena Dementieva per il ritiro dell’avversaria, entrando a pieno titolo nella storia del tennis italiano e mondiale.

Con la vittoria riportata sulla terra rossa del “Philippe Chartrier”, la Schiavone è la prima giocatrice italiana di tutti i tempi a raggiungere una finale di un torneo dello Slam. In finale, sabato prossimo, la milanese affronterà l’imponente australiana Samantha Stosur, che si è sbarazzata (dopo aver sconfitto la Serena Williams nei quarti e nel turno precedente la belga Justine Henin) con irrisoria facilità della serba Jelena Jankovic: 6-1, 6-2.

“Sarà bello poter incontrare nuovamente la Stosur – ha detto la Schiavone – perché abbiamo un tennis molto vario entrambe, non siamo solite tirare bordate, siamo due giocatrici che variano il gioco. Lei però ha molta forza, io un pò di meno, ma cercherò di gestire la cosa al meglio. Una volta che siamo qua ci proviamo – ha aggiunto la milanese -, bisogna stare concentrati ancora due o tre giorni, che dire? proviamoci”.

La Schiavone ha avuto la meglio sulla più titolata Elena Dementieva, moscovita alta 1,80 e vincitrice di 16 titoli in carriera, al termine di una gara inaspettata. Con la finale l’azzurra si è assicurata un altro record per il tennis femminile azzurro garantendosi la settima posizione nella classifica mondiale che sarà stilata al termine del torneo, lunedì prossimo. È un record per l’Italia del tennis femminile.

Dementieva si è ritirata dopo aver perso il tie break del primo set per 7 punti a 3, ma avendo anche avuto la palla per Schiavone, che ha battuto i pronostici e le statistiche, sarà la prima italiana di sempre a giocare una finale di un torneo dello Slam. Schiavone è indietro negli scontri diretti nei confronti sia con Stosur che con Jankovic, avendo perso contro entrambe le giocatrici gli ultimi tre incontri diretti.

A Parigi Schiavone ha battuto in ordine la russa Regina Kulikova per 5-7 6-3 6-4, per poi lasciare complessivamente 23 game all’australiana Sophie Ferguson, alla cinese Na Li, alla russa Maria Kirilenko e alla danese Caroline Wozniacki, ventenne numero 3 del mondo. Già con il successo riportato ai quarti di finale, Schiavone era stata una delle quattro tenniste italiane a raggiungere una semifinale dello Slam. La tennista milanese entrerà per la prima volta a far parte delle prime 10 giocatrici del mondo, come minimo nona, mentre Flavia Pennetta rientrerà in decima posizione grazie al raggiungimento del quarto turno a Parigi. Schiavone, insieme a Flavia Pennetta, ha trascinato la squadra italiana alla vittoria della Fed Cup 2006 e 2009. La squadra sarà chiamata a difendere la principale coppa a squadre, giocando il prossimo 6 e 7 novembre la finale 2010 contro gli Usa.

“È fantastico, ancora non riesco a rendermi conto di quello che ho fatto”. Sono le prime parole di Francesca Schiavone. “È un’emozione enorme. Ho scritto una pagina di storia per il mio Paese e per me. Non ho capito subito quello che stava succedendo. Stavo per prendere il mio asciugamano al cambio di campo quando ho visto la Dementieva davanti a me. Ci ho messo una decina di secondi a realizzare. Non è il massimo vincere così, ma non è certo una catastrofe! Ho molto rispetto per Elena, la conosco e so che se abbandona un match è per un buon motivo. Le auguro di rimettersi in tempo per Wimbledon”. E ora la finale: “Il mio momento arriva un po’ tardi? Ognuno è diverso, si vede che prima non ero pronta. Non so se vincerò, ma sono contenta di esserci. E di sicuro darò tutto”.

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