Francesca Schiavone vince il Roland Garros ed entra nella storia

di Redazione

Francesca Schiavone PARIGI. Francesca Schiavone vince il Roland Garros ed entra nella storia. La tennista milanese ha sconfitto per due set a zero l’australiana Samantha Stosur (6-4 7-6 con tie break finito 7-2), diventando la prima italiana a vincere una gara del Grande Slam.

L’Italia, fino a questo momento, non era andata oltre la semifinale e per quel risultato bisogna tornare indietro nel tempo fino al 1954.Schiavone ha dominato l’intera gara, anche se in alcuni momenti la Stosur si è fatta insidiosa riuscendo anche ad andare in vantaggio nel secondo set. Ma l’azzurra non si è demoralizzata, ha ripreso il controllo della situazione, andando al pareggio e al tie break finale che ha nettamente dominato. “Mi sento una vera campionessa, mi sento fantastica” ha commentato a caldo Francesca. “Devo dire qualcosa… non ho preparato niente… Ho visto tutte le finali di questo torneo”, ha detto con grande emozione dopo aver ricevuto il trofeo dalle mani di Mary Pierce, ex fuoriclasse franco-canadese.

LE CONGRATULAZIONI. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, da Torino, dove si trova in visita, ha telefonato alla tennista congratulandosi con lei per la vittoria. “La vittoria di Francesca Schiavone al Roland Garros, il nostro inno nazionale suonato in uno dei templi dello sport mondiale e lo sventolio della bandiera italiana, ci riempiono di gioia e di orgoglio nazionale”. Così il ministro per le pari opportuntà, Mara Carfagna. “Il successo senza precedenti di Francesca – aggiunge il ministro – è un omaggio alle pari opportunità italiane, fatte di sacrificio e duro lavoro, più che di rivendicazioni. Grazie a Francesca Schiavone da parte del Governo del suo Paese”. “Grande soddisfazione per questo storico risultato per lo sport femminile italiano”, ha commentato il Presidente della Camera, Gianfranco Fini. “E’ una vittoria importante, che ci rende orgogliose come italiane e soprattutto come donne perché dimostra che nessun traguardo è per noi impossibile”,dichiara Rosy Bindi, vicepresidente della Camera e presidente dell’Assemblea nazionale del Pd.

FESTA IN IRPINIA. Anche Manocalzati, piccolo centro alle porte di Avellino, ha esultato per la vittoria di Francesca Schiavone, in quanto la famiglia della campionessa é originaria del comune della Valle del Sabato da cui emigrò nel 1951. Il papà di Francesca, Franco, allora undicenne, seguì il padre a Milano dove aveva trovato lavoro nella azienda di trasporto municipale, la stessa nella quale verrà assunto Franco negli anni successivi. A Manocalzati vivono alcuni parenti, cugini di secondo grado di Francesca, che hanno sofferto e gioito davanti alla tv. Angelo Schiavone, 35 anni, operaio in una piccola fabbrica della zona, è felice per la storica vittoria. “Non ho mai conosciuto Francesca – dice al telefono – né suo fratello Gabriele ma i rapporti con la sua famiglia non si sono mai del tutto interrotti. Carmine, mio padre, negli anni successivi al trasferimento a Milano è stato spesso a trovarli e in occasione delle feste non mancavano le telefonate per gli auguri”. Di rado in questi anni la famiglia di Francesca Schiavone è tornata in Irpinia dove risiede anche una zia, Stella Schiavone, che vive ad Atripalda, a pochi chilometri da Manocalzati. Il sindaco, Pasquale Tirone, per il momento non ha ancora pensato a particolari iniziative per festeggiare Francesca. Dopo aver tifato davanti alla televisione, subito dopo il tie break vincente ha inviato alla famiglia Schiavone, e a Francesca, un caloroso telegramma. Nei prossimi giorni, insieme al Consiglio Comunale, verranno decise le iniziative da assumere, tra queste certamente la concessione della cittadinanza onoraria per Francesca.

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