Doppio incarico Zinzi, SeL: “Un presidente non a tempo pieno”

di Redazione

Pietro di SarnoCASERTA. “I cittadini della Provincia di Caserta non avranno un Presidente a tempo pieno”. Così Pietro di Sarno, coordinatore provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà, …

… in merito alla recente decisione della Giunta per le Elezioni della Camera dei deputati di dichiarare compatibile con la carica di deputato il neo Presidente della Provincia di Caserta Domenico Zinzi.

“A dispetto dello stato di degrado ambientale, sociale e culturale che sta distruggendo la nostra Provincia – continua Di Sarno – e che richiederebbe un lavoro straordinario da parte della nuova giunta provinciale, il Presidente Zinzi ha pensato bene di continuare a mantenere la carica di parlamentare pensando forse di potersi dedicare al ruolo di Presidente della Provincia nel tempo libero. I cittadini della nostra provincia stanno vivendo una crisi di immani proporzioni, come non se ne vedevano da decenni, peggiorata dalla manovra economica del Governo nazionale, che taglia, in maniera del tutto indiscriminata, cultura, ricerca e servizi ai cittadini, affossando così definitivamente i settori strategici essenziali per la ripresa di un Paese già allo stremo. Inoccupati addirittura costretti a pagare i ticket sanitari, grazie ai tagli agli enti locali, lavoratori in cassa integrazione quando non licenziati in tronco senza alcun diritto garantito, commercianti e piccole imprese ostaggio di banche ed Equitalia, cittadini che si vedono pignorare la prima casa non potendo più pagare le miriadi di tasse regionali, comunali e statali (come se una dimora non fosse garantita dalla costituzione). Poiché l’Italia ha ratificato il Patto Internazionale sui diritti economici, sociali e culturali, sarebbe obbligata a riconoscere il diritto di ogni individuo ad un livello di vita adeguato per sè e per la sua famiglia, che includa alimentazione, vestiario ed alloggio adeguati, nonché al miglioramento continuo delle proprie condizioni di vita. Tutto questo, ancora oggi, non solo resta inapplicato ma viene peggiorato da una congiuntura particolarmente negativa causata da governi incapaci ed incoscienti”.

“A dispetto di tutto questo – conclude il coordinatore di Sel – il nostro Presidente non se la sente di rinunciare al doppio incarico e quindi al doppio stipendio. Alla faccia dell’esempio che la cosiddetta buona politica dovrebbe dare, rispetto alla sofferenza delle famiglie che di lavoro non ne hanno nemmeno uno”.

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