Brancaccio: “Zinzi revochi incarichi o mi rivolgerò alla Procura”

di Redazione

Angelo Brancaccio CASERTA. “Se Zinzi, sbagliando, non si fidava delle mie conoscenze amministrative, avrebbe potuto almeno attendere prima la risposta dell’Anci e poi effettuare le nomine del suo staff, evitando, in questa maniera di determinare un danno erariale e di fare la figuraccia del principiante”.

Il commissario e consigliere provinciale dell’Udeur Angelo Brancaccio torna a parlare degli incarichi affidati dal presidente della Provincia con atti fiduciari ed, in particolare, di quello assegnato e poi frettolosamente revocato ad un autista in pensione.

“Ho già avuto modo di dire a Zinzi che eravamo di fronte ad una nomina illegittima perché effettuata senza una selezione preventiva – ha spiegato Brancaccio – in favore di un pensionato. Il presidente, dopo aver pagato in maniera impropria questa persona, ha chiesto un parere all’Anci, l’associazione dei comuni italiani, sulla validità dell’atto. Ovviamente, l’Anci non ha potuto far altro che ripetere quanto già detto da me al presidente della Provincia e sottolineare la palese illegittimità dell’incarico”.

Il 13 maggio scorso, l’amministrazione provinciale ha posto un quesito all’Anci, sottolineando come l’ente avendo nel proprio parco macchine sei autovetture e solo quattro autisti, aveva deciso di assumerne un quinto di provata esperienza per aver effettuato questo lavoro per oltre trent’anni in Regione Campania. Purtroppo per Zinzi, la risposta dell’Anci non è stata quella che lui si aspettava.

“Al parere di chi scrive – si legge nella nota dell’Anci – non parrebbe possibile istaurare un rapporto di qualsiasi natura con ex dipendente della Regione Campania, di 69 anni, attualmente in quiescenza, ma che ha svolto le mansioni di autista di rappresentanza presso la predetta Regione per oltre trent’anni per cui in possesso della necessaria esperienza, perché dette funzioni di autista di rappresentanza non parrebbero rientrare in nessuna delle fattispecie per cui l’ente possa derogare da requisiti per cui un rapporto di lavoro autonomo di tipo professionale possa essere istaurato ai sensi del vigente art 7 comma 6 e 6 bis Dlgs 165/2001 ed in oltre, in ogni caso, non si potrebbe prescindere da una procedura selettiva comparativa e non si potrebbe procedere intuita persona”.

Brancaccio sottolinea come dalla nota dell’Anci sia evidente come anche gli altri due incarichi assegnati dal presidente siano illegittimi. “Zinzi faccia un atto di umiltà – ha dichiarato Brancaccio – entro quarantotto ore revochi questi incarichi ed applichi le norme imposte dalla legge Brunetta per questa materia. In caso contrario, martedì mattina, mi recherò personalmente alla Procura della Repubblica e alla Corte dei conti per denunciare queste gravi irregolarità”.

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