Il Pd continua il diagolo con la sinistra casagiovese

di Redazione

PdCASAGIOVE. Si è svolta l’assemblea cittadina del Pd che ha sancito il prosieguo delle consultazioni con l’Idv e le altre forzedellasinistra.

“L’Assemblea Cittadina – si legge in una nota dei democratici casagiovesi – appassionata e partecipata, si è espressa, in assoluta libertà, sui contenuti del progetto per la città, intorno al quale il coordinamento cittadino sta lavorando perché tutte le categorie sociali siano consultate e contribuiscano con idee e impegno a delineare un futuro, per tutti, migliore. I numerosi partecipanti non hanno mancato di intervenire sulle ipotesi di alleanze da privilegiare per costruire una coalizione capace di vincere le elezioni amministrative della prossima primavera e chiudere definitivamente la tristissima fase del trasformismo e del quaccherismo che hanno caratterizzato lo scialbo, litigioso e improduttivo governo locale degli ultimi anni.

L’Assemblea dei Democratici Casagiovesi ha, altresì, fortemente sottolineato la volontà di vedere il partito svolgere una funzione essenziale, forte e mai gregaria nei confronti di tutte le componenti politiche che per storia, idee e uomini possono contribuire, con un naturale, comune sentire, a governare la città. Le attuali condizioni politiche – è emerso dagli interventi di molti – rendono inutili incontri col Pdl, considerato distinto, alternativo e decisamente distante viste le battaglie che il Pd sta combattendo contro la manovra finanziaria del Governo, che le mani nelle tasche dei cittadini, quelli soliti e quelli poveri, le mette e come e non ha alcuna intenzione di toglierle e ficcarle, come sarebbe giusto e logico, nelle tasche di chi evade vergognosamente vivendo su barchette che sono grandi quanto portaerei, e per impedire continui attacchi alla democrazia. Attenzione è stata posta anche all’Udc, qui, un partito non partito, una sommatoria di ex, i cui componenti sono come i porcospini di Shopenauer che lontani hanno freddo e vicini si pungono.

E, non bastasse rimangono due fondamentali ragioni perché il Pd osi la strada dell’alternativa vera: La dittatura Meloniana e le faide che l’hanno caratterizzata consigliano un percorso che affermi ben altro livello di civiltà, di operatività, di chiarezza nei confronti degli elettori presi in giro da un mare di promesse mai mantenute, perché sempre false nei presupposti; L’Udc in Campania ha scelto di stare con il partito di Berlusconi e non mostra, per evidenti ragioni di potere alcun segno di rinsavimento, anzi il primo decreto di Zinzi, Presidente della Provincia, è stato quello di aumentare la tassa rifiuti del 70%.

Tutto ciò premesso, l’Assemblea ha condiviso la bozza di programmae dato mandato al Coordinamento di continuare il confronto, con IdV e con le forze della sinistra indicando espressamente la necessità di un lavoro comune con i socialisti locali per arricchire il progetto per la città, facendo derivare da questo lavoro, nel prossimo autunno, la individuazione dei candidati.

L’Assemblea, infine, destina al gruppo di coordinamento l’impegno a garantire in questa fase un’accelerazione dell’attività politica tesa a riscoprire e rimotivare quanti da sempre rappresentano le radici sociali delle aree di riferimento del centro sinistra in città e a richiedere che nel confronto con altre aree il Pd superi complessi minoritari e ponga con serena fermezza, con le ragioni della città, le ragioni che derivano dalla sua storia, dal suo impegno, dal valore dei suoi militanti”.

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