Arpac, pignorati 8 milioni di euro

di Redazione

ArpacNAPOLI. Dopo l’inchiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) per gli anni dal 2005 al 2008 che ha portato 53 persone a processo per presunti appalti pilotati e assunzioni clientelari, …

… ora il pignoramento di 8 milioni di euro che rischia di compromettere la prosecuzione delle attività dell’Arpac, Agenzia regionale per l’Ambiente della Campania.

A chiedere e ottenere il provvedimento è stata la società Enelnewhidro per le attività svolte nel 2001 in occasione di una fase dell’emergenza rifiuti. “Devo incontrarmi – spiega il direttore generale dell’Arpac, Gennaro Volpicelli, interpellato dall’Ansa sulla vicenda di cui hanno riferito organi di stampa – con l’assessore regionale all’Ambiente, Giovanni Romano, e comunque si tratta di una situazione antecedente alla mia nomina”. Ci sono rischi per la prosecuzione delle attività dell’Arpac? “Non so cosa ne verrà, credo comunque – risponde Volpicelli – che l’Arpac non possa non esistere”.

“Il pignoramento ai danni dell’Arpac è estremamente preoccupante, se si arrivasse al blocco dei lavori di bonifica dei Regi Lagni e dei controlli dei depuratori si darebbe vita ad una situazione disastrosa”. Lo sostiene il presidente della commissione regionale per le bonifiche, Antonio Amato. “La commissione che presiedo – aggiunge – darà prioritaria attenzione a questa vicenda. Si dovranno mettere in campo tutti gli strumenti necessari per non fermare il lavoro dell’Agenzia. L’eventuale blocco di bonifiche e ristrutturazione dei depuratori costituirebbe un danno enorme per la nostra Regione. Al di là delle responsabilità complessive che andranno accertate – continua Amato – bisognerà addivenire ad una risoluzione che permetta di proseguire i lavori avviati. Attendiamo quindi l’esito dell’incontro tra l’assessore Romano ed il direttore Volpicelli. Credo sarà indispensabile strutturare un tavolo tecnico che metta insieme tutti gli interessati, compresi i responsabili del Tesoro e del commissariato dei rifiuti. Lo ripeto – conclude Amato – sia per tutelare i lavoratori dell’Arpac che i nostri territori c’é l’urgenza di addivenire ad uno sblocco immediato del pignoramento”.

CAPOBIANCO: “HO SEMPRE SEGNALATO, SENZA RICEVERE RISCONTRI”. Sul caso interviene anche l’ex direttore dell’Arpac, Luciano Capobianco: “All’epoca del mio insediamento avvenuto in data 25 luglio 2004 la convenzione Enel New Hydro-Arpac – Presidenza della Giunta Regionale della Regione Campania Commissario Straordinario per l’Emergenza Rifiuti in Campania era già attiva. Tredici giorni dopo il mio insediamento non assentii né alla proroga della suddetta convenzione né alla cessione di credito autorizzata con apposita ordinanza dal Presidente della Giunta Regionale della Campania Commissario Straordinario perl’emergenza Rifiuti in Campania Antonio Bassolino. In ordine ai risvolti conseguenti la situazione determinatasi a seguito della suddetta convenzione ho sempre reiteratamente segnalato nel corso dei cinque anni del mio mandato le relative conseguenze ai competenti organi della Regione Campania (Presidenza Giunta Regionale, Assessorato al Bilancio ed Assessorato all’Ambiente) senza ricevere mai alcun riscontro”.

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