Strisce blu, per la Sinistra è “tutto da rifare”

di Redazione

Domenico RosatoAVERSA. “…E’ tutto sbagliato, tutto da rifare…” avrebbe detto il buon Gino Bartali. E che sulle strisce blu ad Aversa sia tutto da rifare lo dice anche la Federazione aversana della Sinistra.

“La discussione di ore dell’altro giorno in Consiglio Comunale lo dimostra”, recita una nota di Rifondazione e Comunisti italiani, rappresentati in Assise dal professor Domenico Rosato. “Le procedure ed i contratti posti in essere dalla giunta – continuano i comunisti aversani – hanno espropriato il Consiglio dei propri poteri programmatori e non sono in grado di stabilire un rapporto equilibrato tra interessi pubblici e privati. Tutto è sbilanciato a favore del lucro privato (chi ci guadagna? Chi dovrà risponderne economicamente e politicamente?). Questo dicono nei loro interventi i consiglieri stessi di maggioranza quando difendono in via prioritaria l’interesse del privato (sic!) e fanno finta di non leggere l’unico punto contrattuale a difese dell’ente, che recita: ‘Il Comune può procedere ad eventuale diminuzione del numero di aree, quindi di stalli, senza che l’Ati possa accampare alcun diritto, chiedere riserve e compensi aggiuntivi di sorta’. Per la verità anche il dirigente dimentica di averlo scritto, e in Consiglio, su richiesta di chiarimenti sul punto, chiede una copia del contratto per un ripassino”.

“Il sindaco – aggiunge la Sinistra – supera tutti, proponendo di offrire 50mila euro alla ditta per non fare il servizio la domenica. Geniale, è come se noi offrissimo all’Enel 100 euro per non darci la corrente elettrica la domenica. Il sindaco dice, anzi confessa, di aver già condotto la trattativa col privato. Illegale, perché un Ente non fa trattative private, ma adotta procedure a meno che non stia discutendo con se stesso. Folle, perché non si è mai visto offrire un corrispettivo per un servizio non erogato e per giunta su di un bene proprio. La somma dell’illegale e del folle fa l’indecente. Qualora non si dovessero riscontrare interessi privati degli amministratori aversani, così come dovrà accertare la magistratura già investita del caso, allora vorrà dire che in ogni caso saremmo di fronte alla peggiore classe dirigente (?) degli ultimi cento anni. La soluzione finale votata dal centrodestra supera, infatti, l’indecenza e conserva la follia: non offre soldi al privato per un servizio non erogato, ma a fronte di una diminuzione temporale del servizio su alcune zone, offre altre centinaia di nuovi stalli di sosta. Come dire, per diminuire le strisce blu, come la popolazione chiede, le si aumenta! Degno del miglior Orwell di 1984”.

Per la Sinistra ha ragione il suo consigliere Rosato: “La giunta in autotutela (di se stessa e dell’interesse generale dell’ente) revochi gli atti che palesemente producono un danno persistente alla comunità e riavvii il percorso amministrativo decentemente, restituendo alla decisione del Consiglio Comunale la programmazione. Magari si riesce ad arrivare ad un contratto fatto di precisi dati tecnici e di regole equilibrate tra le parti e non quella specie di capestro attuale, come Sindaco e consiglieri stessi hanno definito e prodotto”.

Infine, i comunisti chiedono “per dovere nei confronti dei nostri concittadini chiediamo un’assunzione di responsabilità e le immediate dimissioni della Giunta ben consci, però, che questo sindaco ha oramai superato ogni soglia di pudore”.

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