Gli infermieri dell’Opg in stato di agitazione

di Antonio Arduino

Ospedale psichiatrico giudiziario “Filippo Saporito”AVERSA. Personale infermieristico in agitazione all’ospedale psichiatrico giudiziario “Filippo Saporito”.

Dopo lo sciopero del 23 maggio scorso, messo in atto per contestare in maniera visibile il mancato pagamento degli stipendi che non arrivano da mesi a quindici infermieri, tre operatori sociosanitari e otto psichiatri, tutti assunti a contratto definito a parcella, arriva la contestazione nata dalla assegnazione o meglio dalla mancata assegnazione del lavoro straordinario.

A lamentarsi sono gli infermieri in organico all’Opg che, pur essendo sotto numero rispetto alle esigenze fino, a quando la struttura entrava nelle competenze amministrative del Ministero di Giustizia, hanno sempre garantito il servizio ordinario e quello straordinario.

“Da quando siamo stati assorbiti dal Ministero della Salute, entrando di fatto, per le competenze di carattere sanitario, nel Dipartimento di Igiene Mentale dell’Asl le cose sono cambiate in peggio” affermano gli interessati. “Dopo il mancato pagamento degli stipendi ai colleghi assunti a parcella – continuano – hanno messo le mani in tasca anche a noi che siamo stati assunti a tempo indeterminato trent’anni fa, privandoci della possibilità di effettuare lavoro straordinario”. “Questo perché – spiegano – per coprire le ore di straordinario create dalla carenza di personale, sia nei giorni feriali sia in quelli festivi, la direzione aziendale chiama all’Opg gli infermieri in servizio nel reparto di psichiatria dell’ospedale Moscati”. “E’ un comportamento inaccettabile, perché – affermano – potremmo effettuare noi quel lavoro così come abbiamo sempre fatto prima che la gestione della nostra struttura diventasse competenza del Ministero della Salute”.

“In fondo – osservano – non c’è alcun motivo apparente che giustifichi la scelta di dirottare le competenze legate al lavoro straordinario nelle tasche di colleghi che lavorano nell’ospedale psichiatrico solo quando vengono per effettuare lo straordinario”. “Loro – concludono gli infermieri dell’Opg – rappresentano un corpo estraneo per la struttura, non hanno alcuna competenza sul come gestire i paziento di questo particolare ospedale psichiatrico che è vero ospita ammalati di mente ma che hanno commesso delitti, spesso orrendi, dato che in fondo si tratta di un carcere”.

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