Tra cene e prime schermaglie, le fasi della politica locale

di Redazione

ApicellaNicola PaganoTRENTOLA DUCENTA. E’ sicuramente lontana la data delle elezioni amministrative a Trentola Ducenta, ma sono già in tanti, forse troppi, a preparare il campo di battaglia per la prossima consultazione elettorale.

Unico dato certo è che si voterà con il vecchio sistema, visto che per cambiare formula c’è bisogno dei dati del censimento e quindi, nonostante Trentola Ducenta superi abbondantemente i 15mila abitanti, si continuerà a votare con il sistema maggioritario. Fatto, questo, che non può che lasciare stagnante il panorama complessivo, anche perché chi vince, anche per un solo voto, continuerà ad essere l’incontrastato “re della città”, almeno così dovrebbe essere, visto che le vicende politiche degli ultimi quattro anni hanno detto sempre il contrario (leggi ultime sindacatura Griffo-Pagano). I componenti dell’ex consiglio comunale li puoi trovare con una certa frequenza in posizione “mista”, proprio davanti alla casa comunale o su scale ed uffici dello stesso. Gran parte di loro, di maggioranza e di minoranza, passa buona parte del proprio tempo in questo “contenitore”, o nelle immediate vicinanze, quasi a piangere per quel poco di potere dissipato.

Nel frattempo, la politica si è trasferita su tavole imbandite, dove si tessono quelle che potrebbero essere le future alleanze (fase enogastronomica).Di certo Nicola Pagano, che pare giuri di non volersi più candidare a sindaco, brilla per i suoi salti multipli, che lo portano nuovamente vicino all’area dell’ex compagno di partito, governatore regionale, Stefano Caldoro, parliamo naturalmente dell’ex Partito Socialista. Quindi, pare ormai certo che l’ex sindaco abbia abbandonato ormai per sempre le sponde del Pd per essere pronto a transitare altrove (fase della metamorfosi, attualissima in città). Se c’è bisogno di conferme ecco l’incontro con Giuseppe Apicella, suo oppositore nell’ultima amministrazione comunale, insieme trovano momenti di comunione, sotto l’occhio vigile di Luciano Sagliocco, fratello del più famoso Giuseppe, ex consigliere regionale del Pdl-Forza Italia. L’unione Pagano-Apicella, a cui pare si vadano aggregando pezzi forti quali Nicola Grassia e Nicola Picone, dovrebbe essere il nuovo asse anti Michele Griffo. Si continua in pratica a fare politica “contro” e non “per”, ma questo potrebbe essere solo un risvolto visto che l’altro filone è quello dei “figli di”, più di uno degli attuali leader infatti pensa di lanciare nella mischia il proprio figliolo, ormai pronto per l’agone amministrativo (fase nepotistica).

Ulteriore sorpresa potrebbe essere quella degli “outsider”. In pratica tutta una serie, e non sono pochi, di “giovani leoni” che stanno pian piano affilando le unghie per preparare liste alternative e di “salute pubblica”, che ancora una volta possano mettere insieme naufraghi di varia esperienza per rubare voti a piene mani ai “soliti” politici (fase della sorpresa). Intanto, la città langue nel più totale disinteresse amministrativo e gestionale.

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