Guido (Pdl): “Ecco le vere responsabilità di un’opposizione seria”

di Redazione

Ermanno Vincenzo GuidoORTA DI ATELLA. “Il manifesto della lista ‘Orta Libera Orta’ e i vari attacchi ai gruppi di opposizione certifica senza ombra di dubbio non la pochezza della minoranza bensì l’ignoranza di chi parla senza senso”.

Lo afferma Ermanno Vincenzo Guido, consigliere di minoranza eletto nella lista del Pdl. “La minoranza – continua Guido – e poi semmai opposizione, come elenca l’articolo 127 del Testo Unico degli Enti Locali che ancora alcune persone non conoscono e che si sono presentati alle ultime elezioni, arrogandosi la pretesa anche di candidare un sindaco che ha ottenuto una base elettorale importante, ci ha affidato la cosa più importante: non un semplice voto ma la loro fiducia.

In qualità di consigliere di minoranza più eletto, posso solo rassicurare che la minoranza non ha alcuna intenzione di tradirla, né di tradire la fiducia che la maggioranza di Orta di Atella ha dato a tutte le forze di minoranza. Come intendiamo quindi comportarci come opposizione? Semplicemente esprimendo al meglio il ruolo che la costituzione ci assegna: essere garanti degli atti amministrativi ed essere un pungolo costante a chi governa, proponendo e correggendo ciò che riterremo opportuno ed in linea con il programma che abbiamo presentato.

Abbiamo presentato ai cittadini un programma molto preciso ed intendiamo portarlo avanti. Ce lo chiedono tutti i cittadini che in modo ‘vero e convinto’ ci hanno appoggiato. Un programma oltretutto decisamente condiviso, per la gran parte, dalle altre forze di opposizione presenti in consiglio. Pertanto: se le decisioni ed gli atti saranno in linea con le tante prioritàed i tanti problemi da affrontare e risolvere non esiteremo ad appoggiare le decisioni della maggioranza. Se invece ci accorgeremo che la maggioranza non sarà sensibile a quello che Orta di Atella chiede da tempo non esiteremo a svolgere il nostro ruolo di forte opposizione, arrivando in tutte le sedi competenti affinché prevalga il bene della comunità.

Vigileremo costantemente affinché le promesse elettorali vengano mantenute. Vigileremo non solo su ciò che deciderà la maggioranza come atti di governo ma anche sulle procedure amministrative: gare d’appalto chiare e trasparenti, regole rispettate, bilanci chiari, spese documentate e corrette. Insomma: forma e sostanza. Denunceremo senza esitazione qualunque (eventuale) mancanza di questi elementi che siamo altresì certi non mancheranno assolutamente ed informeremo l’opinione pubblica di eventuali storture. Insomma niente di più e niente di meno di ciò che deve fare un’opposizione in un qualunque paese democratico: vigilare e denunciare eventuali abusi, correggere e stimolare gli atti e le decisioni per il bene della comunità, collaborare con la giunta se le decisioni e gli atti conseguenti sono coerenti con le nostre linee programmatiche e con i nostri programmi. Riteniamo che non possiate che concordare con noi e con la nostra linea.

L’opposizione, in un paese democratico, esiste per questo. Le cose da fare sono davvero tantissime e tutte molto importanti. Ripetiamo che se tutto ciò verrà fatto, nel rispetto delle regole e della trasparenza, ci sarà un’opposizione propositiva e costruttiva , in caso contrario ci sarà un’opposizione durissima, di denuncia, di piazza e di mobilitazione della gente e dei media. La minoranza di un paese altro non è che la rappresentanza di quella parte di cittadini che la pensano in modo differente rispetto a chi ha vinto le elezioni; nulla di più, nulla di meno. Il compito di una minoranza, è sì controllare l’operato della maggioranza, ma facendo soprattutto delle proposte concrete,fattibili e serie.

Nell’interesse dei cittadini ortesi è ora di pensare in maniera Nuova, la politica in termini di ‘opposizione’ fine a se stessa o, peggio, preventiva, è tipico di una cultura, direi piuttosto stanca e vetusta. L’opposizione si fa ai singoli interventi che eventualmente si ritengono dannosi per la comunità, e non ad un intero schieramento politico solo perché hanno vinto”.

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