Acqua pubblica, “Noi Voci di Donne” raccoglie firme

di Redazione

Pina FarinaMARCIANISE. Il 9 maggio, Festa della Mamma, continua in tutta Italia la raccolta firme per i referendum per la ripubblicizzazione dell’acqua.

In centinaia di piazze italiane saranno allestiti i banchetti, anche a Marcianise le associazioni si mobilitano. Con l’impegno assunto dall’associazione “Noi Voci di Donne”, guidata da Pina Farina (nella foto), i cittadini marcianisani possono dare il proprio contributo sociale firmando, recandosi domenica 9 maggio, in piazza Umberto I, dalle 9 alle 13. Una petizione, per un referendum che tutelare il bene più importante. Con un decreto del 10 settembre scorso, il Governo regala l’acqua ai privati: sottrae ai cittadini l’acqua potabile, il bene più prezioso, per consegnarlo, a partire dal 2011, agli interessi delle grandi multinazionali e farne un nuovo business per i privati. Oltre 400mila cittadini italiani hanno sottoscritto una legge d’iniziativa popolare per l’acqua pubblica, che riconosce il diritto all’acqua ma la proposta giace da due anni nei cassetti delle commissioni parlamentari.

“Laprivatizzazione dell’acqua porterà benefici alle imprese appaltatrici ma non alle famiglie. – afferma Pina Farina – L’occasione della festa della mamma rappresenta due significati importanti; l’acqua è madre della vita. L’acqua come culla naturale, ambiente ideale nel quale prende forma e si sviluppa la vita. Il primo approccio con il mondo avviene attraverso l’acqua, la stessa che ci accompagnerà per tutta la nostra esistenza dal momento del concepimento a quello della morte. Il diritto all’acqua è un diritto inalienabile, l’acqua non può essere proprietà di alcuno, bensì bene condiviso equamente da tutti, l’accesso all’acqua deve essere garantito a tutti come un servizio pubblico. L’acqua è un diritto umano universale e un bene comune da conservare per le future generazioni. Il servizio idrico deve essere gestito da enti di diritto pubblico con la partecipazione dei cittadini e dei lavoratori”.

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