Tremonti: “Non aumenteremo tasse, abbiano paura solo falsi invalidi ed evasori”

di Redazione

Giulio Tremonti ROMA.Peril ministro dell’Economia Giulio Tremonti “è ora di ridurre effettivamente il peso della mano pubblica”.

L’annuncio arriva da Bruxelles,in occasione della riunione dell’Ecofin,e riguarda lamanovra di bilancio a cui il Tesoro sta lavorando. Tremonti non è entrato nel dettaglio delle misure, limitandosi a dire: “Dovranno preoccuparsi solo i falsi invalidi e gli evasori”.

La manovra che l’Italia si accinge a varare “deve essere una correzione non solo dei conti, ma del sistema” ha aggiunto Tremonti. “Se si costruisce bene una correzione, c’è anche una cifra etica”, sostiene il ministro, ribadendo l’impegno dell’Italia a “ridurre il debito pubblico perchè rappresenta un fattore di distorsione, ma noi non vorremmo che gli altri continuassero con gli antichi vizi di debito privato”.

“Non aumenteremo le tasse e non ci saranno interventi sui più deboli”, ha aggiunto ancora Tremonti. “Non metteremo le mani in tasca ai cittadini – ha sottolineato il ministro dell’Economia – ma ridurremo la spesa pubblica lì dove è meno produttiva e dove non ha un effetto recessivo”.

“L’Italia – ha aggiunto – ha ricevuto nel dicembre scorso indicazioni dalla Ue per la correzione dei propri conti pubblici. Noi intendiamo rispettare quegli impegni e quei numeri. Non c’è stato chiesto nient’altro”. Esistononel nostroPaese”margini di taglio della spesa pubblica tanto ampi da poter intervenire senza creare effetti distorsivi” sull’economia ha aggiunto il ministro dell’economia. “L’area della spesa pubblica è talmente ampia – ha sottolineato Tremonti – che può essere ridotta senza produrre un effetto recessivo”.

Poi il ministro si è soffermato sul tema delle pensioni, una delle voci a cui potrebbe ricorrere il governo per migliorare i conti pubblici: “Se lei mi chiede (risponde a un giornalista in conferenza stampa ndr) se stiamo stravolgendo il sistema pensionistico le dico di no, perchè funziona bene. Abbiamo il sistema previdenziale più stabile d’Europa”.

E siè detto d’accordo a una decurtazione dello stipendio per i parlamentari: “Ho sentito parlare di tagli agli stipendi dei parlamentari dell’ordine del 5%. Mi viene da sorridere. Per me è solo un aperitivo”.

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