Potenza, dopo Claps si riapre il caso di Ottavia De Luise

di Redazione

Ottavia De LuisePOTENZA. Dopo il caso Claps, si prospetta una svoltaper un’altra misteriosa scomparsa in Basilicata,quella di Ottavia De Luise, che risale al 1975.

La bambina, che aveva 12 anni, ultima di otto figli, era scomparsa di casa il 12 maggio di quell’anno:stava giocando con una cuginetta, poi siera allontanata e da allora non è mai più tornata. Nel paese c’é chi conosce la verità perché alla famiglia nel tempo sono giunte lettere anonime in cui si afferma che la bambina sarebbe stata violentata e uccisa.

Nel corso delle indagini emerse che la bambina veniva abusata da anziani del paese in cambio di soldi e che l’ultima persona a vederla viva fu una signora che affermò di averla vista vicino alla parrocchia del Carmine, sulla strada per Armento, e che era diretta ad una masseria del luogo.

Il caso si è riaperto dopo che il fratello, Settimio, si è recato nei giorni scorsi in Questura, a Potenza. I vigili del fuoco, in collaborazione con gli agenti della Polizia scientifica, hanno ritrovato quelli che loro stessi definiscono “reperti” all’interno di un pozzo-cisterna a Montemurro (Potenza). Il ritrovamento è stato annunciato nel corso della trasmissione “Chi l’ha visto?”, che aveva “riaperto” il caso di Ottavia. Anche Settimio ha saputola notizia duranteil programma di Raitre e, piangendo, ha detto: “Potrebbe essere stato esaudito il desiderio di mia madre, cioè quello di ritrovare Ottavia”.

Il pozzo-cisterna si trova all’esterno di una masseria ed è stato svuotato: all’interno oggetti e “reperti”, consegnati poi a un medico legale che dovra’ analizzarli, come ha confermato la dirigente della squadra mobile di Potenza, Barbara Strappato.

Le indagini erano cominciate con i rilievi planimetrici e la perlustrazione dei luoghi in cui Ottavia fu vista per l’ultima volta. Secondo la ricostruzione di “Chi l’ha visto?”, il pozzo-cisterna, a pochi metri dal centro abitato, si trova in una delle zone indicate in alcune lettere anonime inviate alla famiglia De Luise, in cui si spiegava che la bambina “era stata violentata, uccisa, e poi nascosta”.

La trasmissione di Federica Sciarelli si era occupata della vicenda nell’ambito dei servizi sull’omicidio di Elisa Claps, la ragazza potentina scomparsa nel 1993, i cui resti sono stati ritrovati lo scorso 17 marzo nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità, a Potenza.

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