Mafia, Ciancimino: “Ecco il signor Franco”. Ma la Procura smentisce

di Redazione

Massimo CianciminoCALTANISSETTA. L’agente segreto indicato da Massimo Ciancimino come “signor Franco” o “Carlo”, che avrebbe avuto un ruolo nella “trattativa” tra mafia e Stato, è indagato dalla procura di Caltanissetta nell’ambito delle stragi mafiose del ’92 in cui morirono Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

L’indiscrezione, pubblicata oggi dal quotidiano Repubblica“, è confermata da ambienti giudiziari. Secondo il quotidiano sia la procura nissena che quella di Firenze hanno scoperto l’identità del “signor Franco”, attraverso una fotografia pubblicata NEL 2006 dal magazine romano “Parioli pocket” fornita dallo stesso Ciancimino.L’uomo sarebbe attualmente in servizio e sarebbe indagato anche dalla procura fiorentina per la strage di via dei Georgofili. Nei prossimi giorni i procuratori siciliani e quelli di Firenze dovrebbero finalmente sentire l’agente e chissà che non si scopra qualcosa di più su tutte le stragi delle quali lo 007 sarebbe stato non solo testimone.

“AVEVA IL PAPELLO”. Secondo Ciancimino junior,”il signor Franco” avrebbe avuto in mano il “papello”, ovvero le richieste di Totò Riina per bloccare le stragi del ’92. Per il testimone lo stesso agente si sarebbe recato nella sua casa di Bologna per convincerlo a non parlare con i magistrati.

“CHI TE LO FA FARE…”. Lo stesso agente segreto qualche giorno prima dell’arresto di Bernardo Provenzano, avvenuto l’11 aprile del 2006, spedì i suoi emissari da Massimo Ciancimino (che poi lo raccontò ai procuratori di Palermo) per avvertirlo di “allontanarsi dalla Sicilia” perché con la cattura del boss di Corleone non avrebbe più avuto alcuna protezione. Sempre il “signor Franco”, mesi fa, avrebbe fatto visita a Massimo Ciancimino nella sua casa di Bologna per dirgli: “Chi te lo fa fare di parlare con i magistrati…”.

PROVENZANO. Attraverso lui e i suoi luogotenenti, l’ex sindaco di Palermo Vito Ciancimino manteneva i contatti con “l’ingegnere Lo Verde”, ovvero Bernardo Provenzano. La vera grande paura del “signor Franco” era che don Vito potesse parlare e per questo veniva incontro a tutte le richieste di Ciancimino senior, per questo durante la sua carcerazione lo ha fatto incontrare – pure durante l’isolamento totale – con altri personaggi. Il “signor Franco” aveva molti poteri.

LA PROCURA SMENTISCE. Secondo la Procura di Caltanissetta il misterioso “signor Franco” non è stato né identificato dagli inquirenti, né tantomeno iscritto nel registro degli indagati. Massimo Ciancimino, figlio dell’ex sindaco mafioso di Palermo, non avrebbe ancora consegnato ai pm il giornale, che conserva in una casa all’estero. Nei giorni scorsi gli investigatori hanno acquisito una copia della rivista che hanno esibito a Ciancimino. Non si tratterebbe però della stessa indicata dal testimone. Secondo indiscrezioni, Ciancimino non sarebbe stato in grado di riconoscere “Franco” nella foto mostratagli dagli inquirenti, che peraltro non era chiara. Tra molte incertezze il figlio dell’ex sindaco ha detto che si potrebbe trattare dello 007, ma di non esserne affatto sicuro.

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