Fini: “Nessuna congiura dei giudici contro il governo”

di Angela Oliva

Gianfranco FiniROMA. A ruota libera il presidente della Camera Gianfranco Fini, durante un’intervista a Sky Tg24, parla della sua ormai consolidata posizione distante dal premier Silvio Berlusconi.

In primis, il leader di Montecitorio è intervenuto in merito all’inchiesta sugli appalti del G8 che sta agitando non poco le acque: “Non c’è nessuna congiura, nessun accanimento dei giudici verso l’esecutivo. La storia recente è zeppa di episodi in cui dopo l’avviso di garanzia le accuse si sono dimostrate non sussistenti”.

Anzi, Fini chiede una corsia preferenziale in Parlamento per il ddl anti-corruzione: “È stato un ddl voluto dal governo- ragiona Fini- quindi i primi a essere convinti della necessità di tenere alta la guardia contro la corruzione devono essere i componenti del governo. Credo sia opportuno dare vita a una corsia privilegiata in Parlamento. È stato chiesto nel direttivo del Pdl da Bocchino ma non è stato accolto. Spero in un ripensamento perché così il Pdl confermerebbe che ha fatto bene a varare nel Cdm quel provvedimento”.

Il rapporto orami gelido tra il presidente della Camera ed quello del Consiglio viene rimarcato quando Fini interviene sull’informazione in Italia: “In una democrazia, la libertà di stampa non è mai troppa. Il problema – ha precisato Fini – non è la quantità di informazione, quanto piuttosto la qualità dell’informazione. Ma è un problema che è strettamente connesso con la qualità della politica, perciò sarebbe meglio che la politica guardasse a se stessa prima di fare le pulci agli operatori dell’informazione. È evidente – ha concluso – che c’è un conflitto di interessi in cui si trova l’editore de ‘Il Giornale’”.

In conclusione Gianfranco Fini, parlando delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia, lancia una frecciata alla Lega: “Lasciamo da parte le polemiche. Le celebrazioni per 150 anni dell’Unità d’Italia sono iniziate nel modo migliore, il Capo dello Stato ha fatto un discorso alto sottolineando che non c’è nulla di retorico, non è tempo sprecato ma un doveroso ricordo delle nostre radici. La Lega non è un movimento nazionale e ritiene che l’identità sia quella ’padanà, si tratta di un’invenzione lessicale. Non bisogna alzare le polemiche, le posizione della Lega sono isolate e minoritarie e la cosa importante è che la Lega non intralci le iniziative che il governo ha messo in campo”.

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