Fede attacca Saviano: “Non è un eroe”

di Redazione

Emilio FedeMILANO. Il direttore del Tg4, Emilio Fede, ha criticato lo scrittore Roberto Saviano inserendolo nel contesto della notizia del forfait del ministro Sandro Bondi alla presentazione del film Draquila di Sabina Guzzanti al festival del cinema di Cannes.

“Ci sono state polemiche anche su Roberto Saviano. Sempre lui. Ma non è lui che ha scoperto la lotta alla camorra, non è lui il solo che l’ha denunciata, ci sono registi e giornalisti come lui… e che sono morti. Lui invece è ancora protetto, superprotetto”. Così Fede nell’edizione delle 19 del Tg4 di domenica. “Però non se ne può più di sentire che lui è l’eroe. Qualcuno gli ha pure offerto la cittadinanza onoraria…di che cosa? Non si capisce. Ha scritto libri sulla camorra e l’ha fatto tanta altra gente, senza andare sulle prime pagine, senza fare tanto clamore. Senza rompere…Senza disturbare la riflessione della gente. Un Paese come il nostro è contro la mafia, non c’è bisogno che ci sia Roberto Saviano”.

IL COMMENTO DEL PD.Andrea Orlando, responsabile giustizia del Pd, commenta: “Non so fino a che punto Fede sia consapevole del fatto che le tesi da lui riprese sono spesso utilizzate da chi reagisce con fastidio al dovere di divulgazione sul fenomeno della mafia. Saviano, così come tanti altri suoi colleghi, è scomodo perché ha raccontato e racconta con semplicità la mafia di oggi, il suo disegno di dominio economico, che coinvolge sempre più il nostro Paese”. “Tutto questo interesse – aggiunge – dà noia alla mafia ma evidentemente dà noia anche ai tanti che vorrebbero si continuasse a parlare di queste organizzazioni come di un fenomeno circoscritto, un fenomeno che si contiene solo attraverso politiche di contrasto alla criminalità”. “Le mafie oggi, invece, – conclude Orlando – sono un fenomeno principalmente economico, che svolgono attività, muovono capitali, fanno business, proprio come ci racconta Saviano. Proprio come ci ha dimostrato, non più di 6 ore fa, la Dia con gli arresti ed i sequestri compiuti contri i clan che gestiscono il commercio e la distribuzione dell’ortofrutta nel sud ed in gran parte del Paese”.

IDV: “ATTACCO GRAVISSIMO”. Per il portavoce dell’Idv, Leoluca Orlando, l’attacco di Fede é “di una gravità inaudita. Tanto quanto lo sono le minacce di morte allo scrittore”. Per Orlando “è grave che questo venga proprio da chi, essendo giornalista, dovrebbe avere rispetto per la libertà di informare o denunciare. L’ordine dei giornalisti esiste ancora? se c’é batta un colpo”.

IL PDL DIFENDE FEDE. A sposare la tesi di Fede è la senatrice Pdl Ombretta Colli: “Saviano è un ottimo modello da proporre ai giovani” tuttavia “mi sembra che lui non faccia nulla per tirarsi indietro e che, anzi, fomenti una sorta di auto-celebrazione come unico esempio che possa ergersi a paladino della legalità”. Daniele Capezzone, portavoce del Pdl, si chiede: “Fede non può esprimere un giudizio?”. Questa polemica, aggiunge,”mi pare surreale e censoria. Da un punto di vista liberale (esercizio sempre più difficile, nell’attuale sinistra italiana), Emilio Fede può e deve essere libero di dire ciò che pensa, così come i signori del Pd e dell’Idv possono e devono essere liberi di consentire o di dissentire”.

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