Eurovertice: “Decisivo l’impulso di Berlusconi”

di Redazione

Silvio BerlusconiROMA. “Il governo italiano esprime piena soddisfazione per la positiva conclusione del Vertice di Bruxelles a sostegno dell’euro”.

E’ quanto si legge in un comunicato della Presidenza del consiglio. “Un impulso fondamentale allo sblocco dei serrati negoziati sul piano di salvataggio dell’euro ieri all’Ecofin – si legge nel comunicato – l’ha dato il presidente Berlusconi, chiamando al telefono il cancelliere Merkel“.

Fino a quel momento le trattative a Bruxelles si stavano arenando sulle diverse proposte presentate che non riuscivano a raccogliere il necessario consenso”, dice ancora la nota di Palazzo Chigi. ”Nel corso della frenetica giornata di domenica a Bruxelles – si legge nel comunicato – il Presidente del Consiglio si era mantenuto in stretto contatto con i suoi principali omologhi europei, con il Presidente Barroso, con il commissario Tajani e con il ministro delle Finanze Tremonti. A complicare ulteriormente lo scenario stava contribuendo purtroppo l’improvvisa indisposizione del ministro delle Finanze tedesco”.

”La lotta contro il tempo per arrivare ad un risultato utile prima dell’apertura dei mercati asiatici – prosegue la nota – si faceva, quindi, sempre piu’ serrata. In questo contesto si moltiplicavano i contatti tra le cancellerie e i relativi sherpa, impegnati a trovare una soluzione che potesse soddisfare le rispettive esigenze. A questo punto – continua il comunicato di palazzo Chigi -è arrivata la telefonata del Presidente del Consiglio al cancelliere Merkel e successivamente si è materializzata sul tavolo del negoziato una nuova bozza di compromesso, poi tradotta nell’accordo finale. Bozza che ricalcava i concetti e le linee proposti dall’Italia prima del vertice dell’Eurogruppo di venerdi’ scorso, e successivamente condivisi con i principali partners europei.

Subito dopo il contatto tra i due leader, ilministro Tremonti a Bruxelles su mandato del presidente Berlusconi, ed in stretta collaborazione con l’omologo francese, ha condotto la parte finale delle trattative. I primi test arrivati questa mattina dai mercati asiatici ed europei dimostrano che l’euroè in ripresa e che il piano di salvataggio e’ stato ben accolto dagli operatori. Spagna e Portogallo hanno annunciato, come era stato loro richiesto, le addizionali misure anti-crisi. Anche su questo aspetto – sottolinea il comunicato – il Presidente Berlusconi ha giocato un ruolo determinante nei suoi contatti con i primi ministri Zapatero e Socrates, sin dal vertice dell’Eurogruppo di venerdiìscorso a Bruxelles”.

Il ruolo dell’Italia è stato sottolineato anche dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: “Nel momento culminante della crisi solo ora arginata, l’Italia ha fatto la sua parte e l’ha fatta nel senso giusto, secondo il ruolo che l’ha storicamente caratterizzata: proporre e sollecitare più Europa, più unità, più integrazione, contro ogni ripiegamento su meschini, indifendibili egoismi nazionali”, ha detto il capo dello Stato.

IL PIANO ANTI-CRISI. L’accordo precisa che 60 miliardi saranno messi a disposizione dalla Commissione Ue e 440 dagli Stati membri. Nelle conclusioni dell’Ecofin, iministri delle Finanze dei 27 accolgono con favore ed esprimono forte sostegno agli impegni presi da Portogallo e Spagna – i due Paesi considerati maggiormente a rischio in questa fase -per adottare ulteriori misure per il risanamento dei loro conti pubblici quest’anno e nel 2011. Inoltre, l’Ecofin sottolinea la necessità di compiere “rapidi progressi” per regolamentare i mercati finanziari e la vigilanza, soprattutto per quanto riguarda i mercati dei derivati e il ruolo delle agenzie di rating.

L’intento del piano è blindare la zona euro dagli attacchi della speculazione ed evitare il rischio defualt di altri Paesi dopo quello corso con la Grecia. I ministri finanziari della Ue riuniti a Bruxelles. I ministri delle Finanze si impegnano inoltre ad approfondire l’ipotesi di introdurre una tassazione sulle transazioni finanziarie affinché anche il settore finanziario debba sostenere una parte delle conseguenze delle crisi. Con l’apporto del Fondo monetario internazionale, il pacchetto di aiuti a favore della stabilità della zona dell’euro potrebbe poter disporre di una dotazione ”fino” a 720 miliardi di euro. Nella dichiarazione conclusiva, i ministri non precisano la cifra di impegno dell’Fmi, ma si prevede che il Fondo intervenga con una quota pari ”alla meta”’ dei contributi messi in campo dagli Stati membri. La quota massima prevista per gli Stati è di 440 miliardi di euro, pertanto quella del Fondo potrebbe arrivare a quota 220. I 440 miliardi dovrebbero prendere la forma di prestiti bilaterali da parte degli Stati membri della zona dell’euro, sul modello del piano salva-Grecia.

Con i 60 miliardi di euro mobilitati dalla Commissione Ue, il totale a disposizione arriva quindi fino a quota 720. Resta poi in pista la possibilità che anche la Bce scenda in campo, decidendo di prestare soldi ai Paesi a rischio acquistando i loro titoli pubblici. Si tratta di un piano di salvataggio senza precedenti. Anche il presidente Usa, Barack Obama, prima dell’annuncio dell’accordo finale dell’Ecofin, ha telefonato sia al presidente francese, Nicolas Sarkozy, sia alla cancelliera tedesca, Angela Merkel, sottolineando la necessità di una ”risposta forte” da parte dell’Europa per ridare fiducia ai mercati.

BORSE IN RIALZO. Il maxi pacchetto di emergenza da 750 miliardi varato dall’Ecofin per sostenere i paesi della zona euro ha messo le ali alle borse europee, che hanno chiuso con rialzi tra il 5 e il 14%. L’intento del piano è di blindare la zona euro dagli attacchi della speculazione ed evitare il rischio default di altri Paesi. L’exploit si è registrato soprattutto nei prodotti bancari che hanno guadagnato oltre il 13%.

Dopo le pesanti cadute dei giorni scorsi, i rimbalzi sono stati netti. Ad iniziare da Atene che ha chiuso con un guadagno del 9,13% a 1.779,30 puntimentre Madrid ha terminato la sessione con un +14,43%, e Lisbona con un +10,73%. Forte anche il balzo delle altre Borse: rialzi guidati da Parigi che ha chiuso con un +9,66% a 3.720,29 punti, seguita da Amsterdam (+7,33% a 335,24 punti), Francoforte (+5,3% a 6017,91 punti), Londra (+5,16% a 5.387,42 punti) e Zurigo (+4,45% a 6.481,95 punti).

Grande recupero anche a Piazza Affari dove il Ftse Mib ha finito la giornata con una crescita dell’11,28% a 20.971 punti. In una sola seduta è stato recuperatoquasi completamenteil terreno perso in una settimana resa drammatica dalla paura di contagio della crisi greca, circa 40 miliardi. L’All Share ha chiuso con un+10,49% a 21.547 punti. Sono volati soprattutto ibancari, con Unicredit oltre +20%.

Ottimismo anchenel comparto industriale, bene gli energetici con il prezzo del petrolio in risalita, su anche Telecom Italia. Più prudenti le utilities, che si erano meglio difese la scorsa settimana; pochissimi i segni negativi sul listino completo. Balzano anche gli scambi, che sfiorano i 7 miliardi di controvalore gli scambi fermandosi in chiusura a 6,99 miliardi di euro, il nuovo record dell’anno.

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