Deputati “multi-incarico”, si allunga la lista

di Redazione

CameraROMA. A breve la Giunta delle Elezioni della Camera dovrà affrontare nodi che non sarà tanto facile sciogliere.

Dopo le ultime elezioni regionali, infatti, si è allungata sensibilmente la lista dei deputati “tuttofare”, di quelli cioè che oltre a ricoprire il ruolo di parlamentare sono anche assessori regionali o addirittura vicepresidenti di regione. Senza avere alcune intenzione, almeno per il momento, di rinunciare a uno degli incarichi.

La Giunta, per aprire la “pratica”, sta attendendo che in tutte le regioni si completi la proclamazione degli eletti. I casi che senz’altro faranno più discutere, spiegano in Giunta, sono quelli dei leghisti Elena Maccanti e Andrea Gibelli e degli esponenti del Pdl Roberto Rosso e Marino Zorzato.

La prima, Elena Maccanti, oltre ad essere stata eletta alla Camera con il Carroccio, è diventata ora assessore regionale nella giunta piemontese guidata da Roberto Cota. A lei sono state assegnate le deleghe agli Affari istituzionali, ai rapporti con il Consiglio regionale, al controllo di gestione e trasparenza amministrativa, alla promozione della sicurezza e polizia locale, agli enti locali e ai rapporti con società a partecipazione regionale.

E sempre in Piemonte c’é anche il caso di Roberto Rosso che, oltre ad essere vicepresidente della commissione Agricoltura di Montecitorio, è diventato ora anche vicepresidente della regione.

Per quanto riguarda la Lombardia, la Giunta dovrà dire la sua su un altro esponente del Carroccio: Andrea Gibelli. Eletto deputato per la quarta legislatura di seguito, è ora presidente della commissione Attività Produttive della Camera. Allo stesso tempo, però, è anche vicepresidente della regione con deleghe a industria, artigianato, edilizia e cooperazione.

Ma c’é anche un altro vicepresidente che verrà invitato dalla Giunta ad optare: si tratta di Marino Zorzato, deputato del Pdl è ora il vice di Luca Zaia in Veneto. A lui sono state affidate le deleghe alla Cultura, all’Istruzione e all’Urbanistica.

Nel gennaio scorso, comunque, sempre la Giunta di Montecitorio, con i soli voti della maggioranza, giudicò compatibile il mandato di parlamentare con quello di sindaco (con popolazione superiore ai 20 mila abitanti) o di presidente della provincia. Dodici deputati del centrodestra riuscirono così a conservare il doppio o triplo incarico.

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