Crisi, un piano straordinario per salvare l’euro

di Redazione

Merkel, Sarkozy, BerlusconiBRUXELLES. Riunitiin via straordinaria a Bruxelles, i leader dei sedici Paesidell’Eurogruppo hanno raggiunto un’intesa per la definizione di un piano in quattro punti per il salvataggio di altri Paesi, oltre la Grecia, cheeventualmente dovranno ricevereun sostegno finanziario d’emergenza.

110 miliardi in tre anni, questi gli aiuti a favore della Grecia. Ma non basta, l’Eurogruppo sta valutando la possibilità di mettere in campo, già dai prossimi giorni, uno strumento di “intervento-rapido” per combattere la speculazione.

La proposta di un fondo “salva-Stati” era stata avanzata dal premier italianoSilvio Berlusconi, che durante il vertice ha fatto appello al senso di responsabilità dell’Eurogruppo. “Siamo in un momento di emergenza, occorre prendere delle decisioni” ha detto il Cavaliere. Al termine della lunga notte sulla crisi greca e la stabilità dell’Euro, Berlusconi ha aggiunto che dal vertice di Bruxelles è emerso un risultato positivo anche grazie al “supporto dato dalla Bce, per quello che la banca centrale può fare a sostegno dei titoli di Stato che verranno emessi”, anche acquistandoli.

Domenica, alle 13, il presidente dell’esecutivo comunitario Josè Manuel Barroso ha convocato, semprea Bruxelles, una riunione d’emergenza con tutti i commissari per dare seguito alle decisioni. La Commissione dovrà tra l’altro varare il piano salva-Stati che sarà poi discusso, nel pomeriggio, dai ministri delle Finanze dei 27. Il tutto prima della riapertura dei mercati.

Nel testo di conclusioni al quale stanno lavorando i leader dell’Eurogruppo ci dovrebbe essere, tra le altre cose, anche un forte richiamo al rafforzamento della disciplina di bilancio, e una chiara indicazione sul fatto che, se sarà necessario, i Paesi interessati dovranno compiere ulteriori sforzi per il risanamento dei loro conti pubblici.

L’ALLARME DI TRICHET. “Attenzione, siamo di fronte ad una crisi sistemica” è stato l’allarme del presidente della Banca centrale europea Jean-Claude Trichet ai capi di Stato e di governo. E la gravità delle sue parole dà il senso di quanto delicato sia stato il summit a Bruxelles. “La zona euro attraversa oggi senza dubbio la crisi più grave dalla sua creazione. Il nostro dovere è fare di tutto per mettere in campo misure forti capaci di affrontare questa situazione eccezionale” ha voluto ribadire il presidente francese Nicolas Sarkozy.

ASSE OBAMA-MERKEL. “Non c’è più tempo da perdere”, ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel dopo aver parlato con il presidente americano Barack Obama e aver concordato sull’esigenza di lanciare un “segnale forte” per salvare la Grecia e l’euro. “Ho chiarito – ha precisato Obama – che gli Stati Uniti sostengono questi sforzi e continueranno a cooperare con le autorità europee e il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) durante questo periodo critico”. La Merkel, dopo il via libera agli aiuti ad Atene, è determinata a portare a casa impegni concreti da parte dei suoi partner per il rafforzamento del Patto di stabilità e la vigilanza sui conti pubblici. Con l’introduzioni di sanzioni importanti – come la sospensione del diritto di voto in sede europea – da applicare a chi non dovesse rispettare le regole del gioco. La Germania vuole anche un’accelerazione del varo di nuovi strumenti per la regolamentazione dei mercati finanziari.

GRECIA. Intanto, il tasso delle obbligazioni della Grecia ha toccato un nuovo record a 11,308% mentre l’agenzia di rating Moody’s ha reso noto che “l’Italia è tra i Paesi meno a rischio” ma è la “spesa per interessi sul debito il tallone di Achille per l’Italia”. Il Consiglio dei ministri ha dato via libera al decreto legge per la “salvaguardia della stabilità finanziaria dell’area euro” con gli aiuti italiani da destinare alla Grecia: un finanziamento triennale ad Atene fino a 14,8 miliardi di euro, di cui 5,6 nel 2010.

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