158° anniversario della Polizia: celebrazioni in tutta Italia

di Redazione

Antonio ManganelliROMA. In numerose città d’Italia si è celebrato sabato il 158° anniversario della Polizia di Stato.

Si è cominciato venerdì, in piazza delPopolo, a Roma, alla presenzadel presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, del presidente del Senato, Renato Schifani, del presidente della Corte Costituzionale, Francesco Amirante, del ministro dell’Interno Roberto Maroni,del capo della Polizia Antonio Manganelli, del capo della Protezione Civile Guido Bertolaso, e del prefetto Gianni De Gennaro, direttore del Dis (coordinamento servizi segreti).Assente il premier Silvio Berlusconi che ha inviato un messaggio di elogio alla polizia “all’avanguardia per modernità ed efficacia”, ringraziando quanti hanno onorato la divisa “fino all’estremo sacrificio”.

“La lotta alla criminalità organizzata è la priorità numero uno del governo”, ha detto Maroni. “Negli ultimi due anni sono stati arrestati oltre 5.300 presunti mafiosi, in media circa 8 al giorno. Fra loro, 360 erano latitanti e 24 inseriti nell’elenco dei 30 ricercati più pericolosi. Inoltre, sono stati sequestrati ai gruppi criminali più di 22mila beni, per un controvalore di oltre 11 miliardi di euro”. Secondo il titolare del Viminale, “negli ultimi due anni i reati sono diminuiti dell’11%, gli sbarchi di migranti sulle coste italiane sono calati di oltre il 90%” mentre, sul fronte del terrorismo internazionale, sono stati individuati ed espulsi 9 “pericolosi terroristi”.

Al termine della cerimonia, il capo della Polizia Manganelli ha fatto cenno alla delicata questione della carenza di fondi, premettendo che i tagli “hanno colpito non solo l’Italia e non solo le forze di polizia. Ma è certo – ha aggiunto – che noi abbiamo bisogno di più risorse. Confidiamo molto nell’istituzione del Fondo unico per la giustizia”, dove confluiscono le somme liquide sottratte alla criminalità, il che ne consentirebbe, almeno sulla carta, un impiego immediato.

Int. Manganelli

SCHIFANI A PALERMO.

“Oggi è tempo di bilanci. Anche quelli della provincia di Palermo, come a livello nazionale, sono altamente positivi e mi rendono orgoglioso di essere palermitano”. Lo ha detto il presidente del Senato, Renato Schifani, che sabato mattina ha partecipato alla festa svoltasi a Palermo, al teatro Politeama. “La cattura di esponenti di spicco della criminalità organizzata – ha sottolineato Schifani – e l’arresto di nuovi emergenti, anche insospettabili e addirittura soggetti che tentavano di inquinare la borghesia sana della città, hanno contribuito a demolire ulteriormente Cosa nostra. Le operazioni antidroga hanno reso difficile l’approvvigionamento di stupefacenti che presentano un bacino d’utenza formato da giovani. L’attenzione in questo settore deve essere massima”. “Il calo delle rapine del 30% circa e del 40% degli scippi sono fatti – ha concluso il presidente del Senato – che rassicurano. Compito dello Stato è difendere la tranquillità dei cittadini e a questo ha contribuito l’introduzione del pacchetto sicurezza”.

DDL ANTICORRUZIONE. Nel ricordare “i caduti nell’adempimento del loro lavoro”, Schifani ha anche accennato al ddl anticorruzione all’esame delle commissioni Affari Costituzionali e Giustizia di Palazzo Madama. “L’esempio dei caduti – ha detto Schifani – deve spronarci ad andare avanti a testa alta senza compromessi, senza anteporre interessi personali. Questo deve essere per tutti e, con maggiore vigore, per coloro che svolgono ruoli istituzionali. Per tale motivo ho ritenuto di accelerare i tempi di approvazione del ddl anticorruzione per conseguire un ulteriore incentivo di dissuasione”. “Abbiamo il dover morale di fare crescere il nostro Paese” ha concluso Schifani.

ANTIRACKET E IMMIGRAZIONE: “IMPORTANTI RISULTATI”. “Denunciare le estorsioni sta diventando una realtà inimmaginabile fino a poco tempo fa”.”Mi hanno stupito le dichiarazioni di un collaboratore – ha aggiunto Schifani – che ha rivelato di non richiedere il pizzo ai negozi che adericono alle associazioni antiracket”. “Anche sul fronte dell’immigrazione sono stati raggiunti importanti risultati”, ha sottolineato il presidente del Senato. “Alla permanenza in Italia è connessa la problematica del conferimento della cittadinanza. La legge – ha sostenuto il presidente del Senato – è perfettibile. Non credo che la questione possa essere ridotta solo a una disputa sugli anni di permanenza. Ciò che occorre è verificare il vero obiettivo che é quello della completa integrazione”. “Certamente – ha evidenziato Schifani – non bisogna fare della durata minima di permanenza nel territorio una questione di principio”.

FINANZE POLIZIA, LA RUSSA: “FAREMO IL MASSIMO”.

“Cercheremo di dare il massimo riconoscimento possibile alle Forze di polizia”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa. A una domanda sulla situazione finanziaria della Polizia di Stato, il cui rinnovo del contratto è sospeso da molto tempo, La Russa ha detto che “con il ministro dell’Interno, Maroni, stiamo lavorando a stretto contatto per fornire il massimo riconoscimento possibile. E’ un momento di crisi – ha aggiunto – in cui non ci possiamo permettere di mettere le mani in tasca ai cittadini, ma dobbiamo mantenere però al massimo gli standard di sicurezza che per me, uomo di destra, sono un assioma incrollabile”. Il ministro ha concluso dicendo che “la certezza dei finanziamenti è più importante della quantità”.

Lo spot delle poliziotte

LECCE, MANTOVANO: “NUOVA SEDE PER QUESTURA”. Una nuova sede per la Questura di Lecce entro i prossimi tre anni: lo ha annunciato il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano nel corso della cerimonia che si è tenuta nel capoluogo salentino.

FIRENZE: “IL CENTENARIO BODYGUARD DI RACHELE MUSSOLINI”. Ha 100 anni e sette mesi e vive a Firenze: quando fu in servizio nella polizia di Stato fu guardia del corpo di Rachele Mussolini e dei figli del Duce mentre trascorrevano le vacanze a Riccione. Un incarico ricordato da lui stesso, Giuseppe Alberti, centenario ex poliziotto originario di Caronia (Messina) e da oltre mezzo secolo residente nel capoluogo toscano. “Nelle estati dal 1938 al 1940 mi sono occupato della sicurezza della famiglia di Mussolini mentre mi trovavo in servizio a Rimini”, ha ricordato Alberti, partecipando a Firenze alla Festa della Polizia in piazza della Signoria, dove ha visitato l’allestimento di mezzi e attrezzature dei vari reparti e specialità della polizia di Stato predisposto dalla questura.

NAPOLI. A Napoli la festa si è celebrata in piazza del Plebiscito. “Un anno ricco di successi”, ha sottolineato il questore Santi Giuffrè, che ha snocciolato i dati dell’ultimo anno:nella Provincia di Napoli si è registrato un calo dei furti del 14,40 per cento, degli scippi del 27,45 e delle rapine del 37,96. Ma non solo. Il Questore ha ricordato la cattura di sette latitanti, di cui quattro catturati in Spagna, inseriti “quasi tutti” nella lista dei 30 ricercati più pericolosi. E ancora, la risoluzione di casi quali l’assassinio del musicista rumeno Petru alla stazione della Cumana di Montesanto, dell’omicidio del consigliere comunale Tommasino di Castellamare e quello della guardia giurata Montanino. Risultati non solo nel campo investigativo, ma anche in quello della tutela della sicurezza quotidiana dei cittadini e della lotta alla criminalità diffusa e organizzata che ha registrato 34 sequestri per 73 milioni di euro e 9 confische per beni da un valore di 16 milioni di euro. Oltre alle autorità politiche e militari, hanno preso parte alla cerimonia personaggi dello spettacolo e dello sport, come i calciatori del Napoli Lavezzi e Hamsik. A fare da preludio alla cerimonia, un video dedicato a Totò e l’augurio agli agenti delle forze dell’ordine della figlia Liliana De Curtis.

CASERTA. A Caserta il 158° anniversario della Fondazione della Polizia di Stato è stato celebrato in piazza Dante, nel cuore del centro storico del capoluogo. I reparti schierati sono stati passati in rassegna dal prefetto, Ezio Monaco e dal questore Guido Nicolò Longo, alla presenza di parlamentari e di magistrati, oltre ad alcune centinaia di bambini delle scuole elementari. Il questore Longo, nel corso del suo intervento ha anche sintetizzato i risulati operativi relativi al periodo aprile 2009-marzo 2010: sono state arrestate, fra l’altro, 675 persone; catturati 14 latitanti tra cui alcuni inseriti tra i cento più pericolosi d’Italia; denunciate 1719; sequestrati oltre 5 chilogrammi di sostanze stupefacenti ed arrestati 63 spacciatori. Le indagini patrimoniali, poi, hanno determinato l’emissione da parte dei Tribunali di Santa Maria Capua Vetere e Napoli di decreti di sequestro o di confisca di beni, acquisiti illegalmente da organizzazioni criminali per oltre 21 milioni di euro. La cerimonia si è conclusa con la premiazione del personale particolarmente distintosi in operazioni di servizio.

REGGIO CALABRIA. “La ‘ndrangheta nonè invincibile ma si può sconfiggere se alle operazioni di polizia giudiziaria si aggiungerà anche un cambiamento culturale”. A dirlo è stato il questore di Reggio Calabria, Carmelo Casabona. “A questo proposto voglio esprimere sentimenti di profonda gratitudine verso tutti i reggini che hanno solidarizzato con le forze dell’ordine e la magistratura in occasione della recente cattura di un pericoloso latitante”, ha aggiunto il Questore riferendosi alle manifestazioni in contrapposizione e condanna all’episodio che ha visto applaudire, dai suoi familiari, il boss Giovanni Tegano appena arrestato dopo 17 anni di latitanza. “Ed insieme a loro ed alla popolazione onesta di questa provincia – ha sostenuto Casabona – vogliamo riaffermare il comune no, tenace, fermo ed incondizionato alla prevaricazione della ‘ndrangheta'”. Alla cerimonia hanno partecipato, tra gli altri, il sottosegretario all’Interno, Francesco Nitto Palma, ed il presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti.

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