Striscione contro Totti: Ranieri accusa, Moratti si scusa

di Redazione

 “Totti, anzi che il pollice in bocca metti il medio in c…”. Una frase, decisamente poco elegante, che domenica sera è apparsa su uno striscione attaccato al pullman dei giocatori dell’Inter, durante la parata in piazza Duomo, a Milano.

Inevitabili le polemiche. “Come è stato sanzionato Totti, spero che vengano sanzionati quelli che erano lì”. Claudio Ranieri, a margine della consegna dei premi Ussi, risponde così a chi gli chiede dello striscione. “Solo se venissero sanzionati quelli che erano lì – ha aggiunto il tecnico giallorosso – ci sarebbe giustizia. A me piace essere equo e Totti si è rivolto, con i pollici versi, ai suoi tifosi. Questo striscione, invece, se vogliamo, era rivolto all’Italia intera. Ci può essere della goliardia ma ricordiamoci di chi ci guarda”. L’allenatore della Roma ha anche risposto al ministro della Difesa e tifoso interista Ignazio La Russa, che aveva attaccato l’impegno con cui il già retrocesso Siena ha affrontato i nerazzurri: “Forse La Russa era abituato all’impegno della Lazio”, la risposta di Ranieri.

“Festa dell’Inter, offesa la Roma. Che lo striscione potesse essere esposto tra i tifosi accorsi a festeggiare, seppur esecrabile, ci poteva pure stare. Ma che fosse esposto sul pullman ufficiale che trasportava i giocatori dell’Inter a piazza Duomo, proprio no. È assolutamente inaccettabile” afferma Enzo Foschi, consigliere regionale del Lazio, in quota Pd. “Sarà quindi la Federazione che dovrà decidere quale provvedimento prendere. Certo è che l’insulto, unito ai cori di scherno dei tifosi presenti in piazza è un insulto alla romanità rappresentata da Francesco Totti e quindi rivolta a tutti i cittadini romani. L’Inter dovrebbe chiedere scusa – aggiunge Foschi -, così come il comune di Milano dovrebbe far sentire la sua voce”. “Ancora una volta nel calcio italiano registriamo una bruttissima caduta di stile, ossia lo striscione contro il capitano della Roma, Francesco Totti”, gli fa eco Federico Rocca, consigliere del comune di Roma. “In un momento di vittoria – aggiunge Rocca – si dovrebbe pensare a festeggiare e non ad insultare i propri avversari, ma del resto l’Inter di José Mourinho ci ha abituato più volte a gesti e frasi pesanti, maleducate ed arroganti nei confronti degli avversari, quindi hanno pensato bene di non smentirsi neanche nella serata dei festeggiamenti”.

LE SCUSE DI MORATTI. “Mi dispiace moltissimo, in un clima di festa può scappare una cosa del genere”. CosìMassimo Moratti, presidente dell’Inter, commenta lo striscione. “Noi per primi faremo in modo che non si ripeta, ma non mi sembra che questo debba alimentare il rancore di chi è inutile che l’abbia ancora”, dice Moratti a “La politica nel pallone” su Gr Parlamento.

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