Inter-Roma: lo scudetto si decide all’ultima giornata

di Redazione

Mourinho-RanieriLo scudetto sarà assegnato all’ultima giornata di campionato. Le due squadre in corsa, Inter e Roma, hanno vinto le rispettive sfide, rimanendo a due lunghezze di distanza.

L’Inter si è imposta 4-3 a San Siro sul Chievo, mentre la Roma ha battuto a fatica il Cagliari all’Olimpico per 2-1. I nerazzurri salgono così a 79 punti, mentre i giallorossi inseguono a 77. Il titolo si deciderà negli ultimi 90′ minuti nelle sfide tra Siena-Inter e Chievo-Roma. La penultima giornata segna anche il ritorno in serie b dell’Atalanta, sconfittaa Napoli a una doppietta di Quagliarella. Erano già retrocesse Siena e Livorno. Per le qualificazioni Champions, le due contendenti per il quarto posto, Sampdoria e Palermo, si fermano su un pari, 1-1, al Marassi. Nella corsa per Europa League, il Napoli si consolida al sesto posto e ottiene la qualificazione, distaccando di quattro puntila Juve, sconfitta a Parma per 3-2. I bianconeri, dunque, partiranno dal terzo preliminare, 29 luglio, mentre il Napoli dal quarto, 19 agosto.

Risultati della 37/a giornata del campionato italiano di calcio di serie A: Bologna-Catania 1-1, Fiorentina-Siena 1-1, Genoa-Milan 1-0, Inter-Chievo 4-3, Juventus-Parma 2-3, Livorno-Lazio 1-2, Napoli-Atalanta 2-0, Palermo-Sampdoria 1-1, Roma-Cagliari 2-1, Udinese-Bari 3-3.

Classifica

Pt.

Inter 79
Roma 77
Milan 67
Sampdoria

64

Palermo 62
Napoli

59

Juventus 55
Genoa 51
Parma

49

Bari

47

Fiorentina

47

Chievo 44
Udinese 44
Cagliari 43
Lazio 43
Catania 42
Bologna

41

Atalanta 35
Siena 31
Livorno 29

ROMA-CAGLIARI 2-1. Grande prova di carattere dei giallorossi, che con Francesco Totti (doppietta per il capitano tra il 34′ e il 38′ della ripresa) ribaltano il gol realizzato da Lazzari e costringono l’Inter a non mollare la presa. Una Roma che non si è fatta abbattere dalle notizie provenienti da Milano e che vedevano l’Inter battere il Chievo. Alla rete di Lazzari ha risposto Totti, che ha reagito sul campo a una settimana infuocata. Olimpico tutto stretto attorno al suo numero 10: risposta annunciata e calorosa alle polemiche seguite al calcione rifilato a Balotelli durante la finale di Coppa Italia. Proprio Totti, accolto da cori e striscioni, è il protagonista della prima azione giallorossa: clamoroso il palo a Marchetti battuto. Complice il pomeriggio caldo, i ritmi sono bassi e comunque la Roma crea più di un’occasione contro un Cagliari ordinato e schierato da Melis con Matri-Jeda in avanti e Cossu a supporto. Dessena spedisce Ariaudo in panca, la sorpresa è Nainggolan, preferito a Lazzari. Ranieri, vista l’assenza di Vucinic, schiera Menez alle spalle del duo Totti-Toni; Motta (che colpirà un legno al 45′) dal 1′ per lo squalificato Cassetti. Tutto dietro la linea del pallone, il Cagliari di Melis (tre partite e tre pareggi sin qui), viene probabilmente graziato da Bergonzi per un doppio tocco di mano di Canini in area, poi si affida alla sicurezza di Marchetti e in generale a una buona disposizione difensiva, che impedisce a Menez, De Rossi e Toni di concludere al meglio la discreta mole di gioco prodotta. Da Milano non arrivano notizie positive nonostante l’Inter passi momentaneamente in svantaggio (i nerazzurri fanno tre gol nel primo tempo), però la Roma vuole vincere e tiene una pressione costante. Segna anche, ma Perrotta è pescato in evidente fuorigioco. Marchetti (problemi fisici) lascia il posto a Lupatelli in avvio di ripresa: sembra che la Roma non ne abbia più, e invece con il passare dei minuti inizia a macinare occasioni su occasioni, trovando nel portiere (grande ex) un ostacolo quasi invalicabile. Ci provano Totti, De Rossi, Menez: Lupatelli non fa passare nessuno, e anzi nel frattempo è il Cagliari a creare i presupposti del gol, fallendolo clamorosamente però con Jeda. La Roma spinge, colpisce un’altra traversa con Riise (deviazione di Totti) ma al 28′ ecco la doccia fredda per la Roma: gran punizione di Lazzari e niente da fare per Julio Sergio, Cagliari in vantaggio. A Milano cominciano a preparare la festa nonostante il Chievo non molli, ma la Roma non si dà per persa e, complici gli ingressi di Cerci e Baptista, si rituffa generosamente in avanti. Lupatelli dice ancora no a Totti, che sbaglia un pallonetto da due passi prima di indovinare, in diagonale, il gol dell’1-1. È il 34′, il Cagliari in contropiede avrebbe anche un paio di occasioni niente male ma le spreca con Matri e Nenè, mentre sul fronte opposto Biondini si oppone con la mano in area al cross di Riise. Per Bergonzi è rigore e Totti non lo sbaglia. Il Cagliari alza bandiera bianca e la Roma governa il vantaggio. Lo scudetto è ancora possibile, gli ultimi 90′ (Roma a Verona, Inter a Siena) saranno decisivi.

INTER-CHIEVO 4-3.L’Inter ha sconfitto il Chievo per 4-3 a Milano in un incontro della 37.ma e penultima giornata del campionato di Serie A. I nerazzurri, in svantaggio al 13’ per un’autorete di Thiago Motta, hanno raggunto il pareggio al 14’ grazie ad un’autorete di Andrea Mantovani per poi dilagare con Esteban Cambiasso al 34’, Diego Milito al 39’ e Mario Balotelli al 52’. Nella ripresa il Chievo è andato a segno al 60’ con Pablo Granoche e al 74’ con Sergio Pellissier. I nerazzurri, vincitori degli ultimi quattro campionati, restano al comando della classifica con due punti sulla Roma.

GENOA-MILAN 1-0.Una sconfitta non poi tanto amara. Nella triste cornice di un Marassi deserto dopo la decisione di far giocare la gara a porte chiuse, il Milan si arrende al Genoa ma il pari della Sampdoria a Palermo permette ai rossoneri di assicurarsi finalmente il terzo posto e l’accesso diretto alla Champions. Partita mediocre, decisa da un gol di Sculli ma vinta tutto sommato meritatamente dai rossoblù, ai punti sicuramente migliori di un Milan che forse già pensa alla prossima stagione. Nel Grifone si rivede Amelia titolare, con Criscito avanzato sulla linea dei centrocampisti, Zapater e Juric in mezzo, in avanti c’è di nuovo Palacio a comporre il tridente con Acquafresca e Sculli. Un gradito ritorno nel Milan: dal 1′ c’è Pato al fianco di Ronaldinho e Borriello, Favalli fa coppia con Thiago Silva, fuori Seedorf, Flamini e Gattuso giocano ai lati di Pirlo. La partita, complice l’atmosfera surreale, stenta ad accendersi e l’unico vero brivido arriva da Flamini, al 12′, con un violento rasoterra da fuori che finisce non lontano dal palo. Sette minuti dopo, su una punizione dalla sinistra calciata da Ronaldinho, il Milan trova il gol col Papero ma è una gioia effimera perchè il guardalinee aveva già segnalato un millimetrico fuorigioco. Nella ripresa, al 2′, è ancora il Milan che ha l’occasione di sbloccare il risultato, con Amelia bravo a uscire su Borriello che non riesce a far meglio che tirargli addosso. Il portiere rossoblù viene chiamato in causa in altre due occasioni, prima su un tiro-cross di Gattuso e poi su una splendida girata al volo ancora di Borriello ma al 12′ passa il Genoa: angolo dalla sinistra, Sculli trova il varco giusto e di testa mette alle spalle di Dida. Brutto colpo per il Milan, che una decina di minuti dopo rischia il tracollo quando Acquafresca parte da centrocampo e arriva in area palla al piede, vedendosi però negare la gioia del gol dalla traversa con Dida battuto. Il Milan prova a reagire, nel finale ci prova anche Huntelaar (alto di poco sopra la traversa il suo colpo di testa) poi arriva l’espulsione di Flamini che taglia definitivamente le gambe ai rossoneri. L’ultimo sussulto è una conclusione di Borriello alta da buona posizione, finisce 1-0 per il Genoa ma Leonardo, in attesa di far luce sul suo futuro, ha portato a termine la sua missione.

NAPOLI-ATALANTA 2-0.L’Atalanta dice arrivederci alla serie A, il Napoli mette al sicuro il sesto posto e qualche giorno di vacanza in più. Finisce 2-0 al San Paolo, decide la doppietta di Quagliarella e se è festa per i campani, è notte fonda per i nerazzurri, condannati anche dalla matematica ad una B che ormai da tempo sembrava inevitabile. È una vittoria importante quella del Napoli perché evitare il settimo posto e i preliminari di Europa League, significa poter programmare meglio la prossima stagione e allungare le vacanze. Dopo quattro stagioni ad ottimi livelli, invece, l’Atalanta saluta il massimo campionato e torna in B. A Bergamo probabilmente si ripartirà da Stefano Colantuono, proprio il tecnico dell’ultima promozione. Parte forte il Napoli che non vuole sorprese e che in 8 minuti ci prova due volte con i colpi di testa di Rinaudo e Denis che sfiorano il gol. L’Atalanta non rinuncia alle ripartenze e al 22′ Tiribocchi calcia male di destro dopo un bel tocco di Anoruso. Hamsik comincia a trovarsi bene lì in mezzo e al 30′ serve uno splendido assist a Lavezzi che brucia sullo scatto Bianco, ma si fa ipnotizzare da Consigli che blocca a terra in tuffo. Insidiosa l’Atalanta con Guarente, poi la risposta di Denis e, al 43′, arriva il gol di Quagliarella che fa esplodere il San Paolo con uno splendido diagonale destro che premia anche l’assist di Hamsik. Si va negli spogliatoi sull’1-0 per il Napoli. Gli ultimi 10 minuti sono tutti di marca napoletana, al 37′ Lavezzi si fa 50 metri di campo a tutta velocità, salta 3-4 avversari, ma viene fermato da Bellini al momento del tiro. Al 38′ Quagliarella mette al sicuro il risultato, battendo di testa Consigli su un bel cross di Bogliacino. Bella soddisfazione per il bomber di Castellamare di Stabia che, al ritorno dopo le tre giornate di squalifica, segna una doppietta anche per Lippi (martedì le convocazioni) e trascina il Napoli al sesto posto. Al San Paolo è festa, per l’Atalanta è serie B tra le lacrime dei giocatori nerazzurri.

JUVE-PARMA 2-3.La Juventus perde l’ultima occasione per rimanere agganciata al treno della qualificazione diretta in Europa League. La formazione di Zaccheroni l’anno prossimo ripartirà dai preliminari della competizione europea. Il Parma, da parte sua, ha onorato il match e conquistato una delle vittorie più prestigiose della stagione, che permette di migliorare ancora la propria classifica e chiudere domenica prossima in bellezza davanti ai propri tifosi. Juventus in vantaggio al 16′ con capitan Del Pietro (304 reti per lui), che dialoga con Iaquinta e mette alle spalle di Mirante. Il Parma, però, non sta a guardare e perviene al pareggio al 20′ con Lanzafame che batte Buffon. Passa ancora poco ed il match viene sospeso per qualche minuto per intemperanze dei tifosi di casa. Quest’ultimi hanno iniziato a far scoppiare alcuni petardi in prossimità dello spazio occupato dai tifosi del Parma, seminando panico e costringendo i tifosi ducali a correre per ripararsi dal lancio dei petardi. Alessandro Del Piero è anche andato verso i propri tifosi per cercare di calmarli, mentre lo speaker dello stadio ha minacciato la sospensione definitiva del match. Poco dopo il direttore di gara ha fatto riprendere il match ed ancora Lanzafame dopo un ottima azione di Crespo batte Buffon per l’1-2 con il quale si chiude la prima frazione. La ripresa non cambia il tema tattico del match, con la Juve che cerca di pareggiare ed il Parma che riparte. Ed al termine di una di queste ripartenze, la formazione ducale segna l’1-3 grazie a Biabiany che semina il panico nell’area bianconera ed alla fine batte Buffon. Sembra finita, ma Iaquinta servito da Marchisio segna il 2-3 che dà solo l’illusione di pochi minuti alla Juve di poter riequilibrare il match.

BOLOGNA-CATANIA 1-1.Bologna e Catania pareggiano 1-1 al Dall’Ara e centrano la salvezza con un turno d’anticipo. Gara noiosa, con un gol per parte e poche emozione. Colomba schierava il 4-3-1-2: davanti al portiere Viviano, difesa con Raggi, Moras, Britos e Lanna; a centrocampo Buscè, Guana, e Casarini; Adailton alle spalle delle punte Zalayeta e Di Vaio. I siciliani di Mihajlovic, ex di turno, con il consueto tridente: in porta l’argentino Andujar; difesa con Potenza, Silvestre, Spolli e Capuano; a centrocampo Ledesma, Carboni, Biagianti; in avanti Izco con Maxi Lopez e Mascara. Avvio di gara decisamente lento, con squadra a fraseggiare a centrocampo. Al 9′ calcio di punizione di Di Vaio con respinta a pugni chiusi di Andujar. All’11’ gran sinistro di Casarini deviato in angolo dal portiere sudamericano. Sul corner seguente Zalayeta girava in porta con palla sul fondo. Al 15′ gli emiliani sbloccavano il punteggio: splendido passaggio di Buscè per Di Vaio che di sinistro infilava il portiere catanese. Al 25′ cross di Izco dalla destra con Viviano pronto a bloccare la sfera prima dell’arrivo degli avanti etnei. Al 28′ destro al volo di Biagianti facile preda per il portiere bolognese. Al 33′ destro in corsa di Di Vaio bloccato da Viviano. Al 36′ primo cambio per Colomba con l’inserimento di Modesto al posto di Casarini, costretto a lasciare il campo per un problema gastrointestinale.

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